Attualmente, il settore tecnologico è al centro di numerosi eventi significativi. Marchi come Apple e Google sono stati accusati da vari osservatori di mercato di possedere monopoli in diversi ambiti. Google si trova attualmente ad affrontare una battaglia legale con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti riguardo presunti comportamenti monopolistici nel campo della tecnologia pubblicitaria online. Inoltre, la compagnia sta per affrontare una class action nel Regno Unito per il monopolio nel settore delle ricerche.
Accuse di monopolio nei confronti di Google nel Regno Unito
Google deve affrontare una causa che richiede quasi 8,8 miliardi di dollari nel Regno Unito, accusandola di danneggiare gli utenti sfruttando la sua supremazia nelle ricerche online. Venerdì scorso, il Competition Appeal Tribunal (CAT) ha stabilito che la causa potrà procedere.
La sentenza del CAT
Il CAT ha approvato all’unanimità il proseguimento del processo contro Google per presunti abusi nella dominanza del mercato delle ricerche. La causa, presentata da Nikki Stopford, attivista per i diritti dei consumatori, ha ricevuto una certificazione di 7 miliardi di sterline. Questa denuncia rappresenta un’azione legale intrapresa per conto di milioni di utenti nel Regno Unito.
Il reclamo accusa la compagnia di aver sfruttato la sua posizione dominante nel mercato delle ricerche, aumentando così i costi pubblicitari e influenzando negativamente i consumatori. Stopford ha presentato la causa a settembre 2023, sottolineando come le pratiche anticoncorrenziali di Google abbiano reso più costosa la promozione dei prodotti sulla sua piattaforma.
In una dichiarazione, Stopford ha affermato: “Google continua a manipolare il mercato dei motori di ricerca per aumentare i costi per gli inserzionisti, il che si traduce in un incremento dei prezzi per i consumatori. Questa azione legale nel Regno Unito mira a promuovere una competizione più sana nei mercati digitali e a rendere Google responsabile.”
Argomentazioni della causa
La causa sostiene che Google abbia costretto i produttori di smartphone Android a installare i propri servizi di ricerca e Google Chrome sui dispositivi. Inoltre, viene menzionato che Google ha pagato ad Apple miliardi di dollari per diventare il motore di ricerca predefinito su Safari.
Paul Colpitts, legale senior di Google Regno Unito, ha dichiarato tramite un comunicato: “Crediamo ancora che questa causa sia speculativa e opportunistica; ci difenderemo energicamente.” Ha aggiunto che le persone utilizzano Google per la sua utilità, non perché manchino alternative.
Significativamente, l’Unione Europea ha già accusato Google di comportamenti simili negli anni passati, imponendo una pesante multa nel 2017. Recentemente, a settembre di quest’anno, Google ha perso il ricorso contro una multa antitrust dell’Unione Europea di 2,7 miliardi di dollari.
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