A metà ottobre, Netflix ha comunicato attraverso una lettera agli azionisti l’intenzione di aumentare i prezzi degli abbonamenti in varie aree, compresa l’Italia. Questo cambiamento si inserisce nel contesto di molte aziende che sembrano dare priorità alla soddisfazione degli azionisti piuttosto che a quella degli utenti. Gli incrementi di prezzo riguarderanno non solo i nuovi abbonati, ma anche coloro che sono clienti da tempo. In questi primi giorni di novembre, i vecchi abbonati stanno ricevendo comunicazioni riguardanti l’aumento delle tariffe.
La comunicazione di Netflix
Il messaggio contenuto nell’email inviata agli utenti è chiaro: i prezzi saranno aggiornati per garantire una maggiore qualità nei contenuti e servizi. Non si fa esplicito riferimento all’aumento, si parla di un generico aggiornamento delle tariffe, una scelta comunicativa che suscita critiche.
Dettagli sull’aumento
Con l’aggiornamento della tariffa, il piano Premium raggiunge il costo di 19,99€ al mese. Per gli utenti che necessitano di un ulteriore profilo, il prezzo aumenta a 24,98€ al mese. In confronto, tanti piani di abbonamento per la fibra ottica offrono costi simili o addirittura inferiori.
Ad esempio, i primi abbonati alla fibra Iliad pagano tariffe di 15,99€ o 19,99€ mensili, evidenziando come l’accesso a internet possa risultare meno costoso rispetto al costo dei contenuti Netflix.
Tempistiche dell’aumento
Il nuovo prezzo inizierà ad essere applicato dal mese di dicembre. Gli utenti che non hanno ancora ricevuto la comunicazione potrebbero vederlo implementato a partire da gennaio.
Riepilogo dei nuovi prezzi
Di seguito, un riepilogo delle nuove tariffe per i piani di abbonamento:
- Standard con pubblicità: 6,99€ al mese – 83,88€ l’anno
- Standard: 13,99€ al mese – 167,88€ l’anno
- Premium: 19,99€ al mese – 239,88€ l’anno
In aggiunta, alcuni utenti del piano Standard con pubblicità hanno riportato un incremento nella quantità di annunci durante la visione.
Nonostante non ci siano dichiarazioni ufficiali a riguardo, è evidente che Netflix non comunicherebbe una simile situazione in modo trasparente.
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