Recenti sviluppi hanno portato alla luce la controversia tra Google ed Epic Games riguardo al cambio delle normative sul Google Play Store. La questione si concentra sulla possibilità di aprire la piattaforma a negozi di app di terze parti, e le implicazioni che tale decisione comporterebbe sulla sicurezza e la privacy degli utenti Android.
richiesta di sospensione da parte di google
Google ha presentato un’apposita istanza di sospensione contro la decisione giudiziaria che impone modifiche significative alla gestione del Play Store. Questa richiesta è stata motivata dall’urgenza di evitare cambiamenti rapidi che potrebbero avere ripercussioni negative sui milioni di utenti Android. La Corte ha chiesto a Google di completare le modifiche entro tre settimane, creando preoccupazione per possibili problematiche di sicurezza.
la posizione di epic games
Epic Games ha espresso il proprio disappunto riguardo alle manovre di Google, accusando l’azienda di utilizzare pretesti di sicurezza per tergiversare. La società sostiene che la decisione del tribunale fosse chiara e mirata a combattere le pratiche anticoncorrenziali di Google, invitando il tribunale ad attuare rapidamente le modifiche necessarie. Secondo Epic, la situazione attuale danneggia i developer e i consumatori stessi.
modifiche al google play store
La sentenza favorevole a Epic ha impresso un significativo cambiamento nell’operato di Google. Tra le modifiche richieste vi è l’introduzione di negozi di app aggiuntivi sulla piattaforma, a partire dal mese di novembre. Se la richiesta di sospensione di Google non dovesse essere accolta, l’azienda sarà obbligata a conformarsi a quanto stabilito dal tribunale, con tutti i potenziali rischi associati agli aggiornamenti rapidi.
preoccupazioni sulla sicurezza
Nella sua richiesta, Google ha evidenziato i pericoli associati a queste modifiche, affermando che la confusione risultante potrebbe compromettere la sicurezza degli utenti. L’implementazione di negozi di app concorrenti senza un adeguato controllo potrebbe esporre gli utenti a contenuti non autorizzati e aumentare il numero di rischi informatici.
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