Instagram come rivale: il co-fondatore svela la paura di Facebook

Riepilogo: Il co-fondatore di Instagram ha recentemente testimoniato durante il processo antitrust contro Meta, rivelando che Facebook considerava Instagram una minaccia. La sua testimonianza ha anche messo in luce come Facebook abbia apparentemente trattenuto risorse da Instagram per mantenere un vantaggio competitivo.

Instagram considerato una minaccia

Le aziende acquisiscono altre realtà per vari motivi, tra cui l’intenzione di ottenere una base clienti o tecnologie che non possiedono. Inoltre, tali acquisizioni possono potenziare i prodotti esistenti, come dimostra l’acquisto di Shazam da parte di Apple, integrato poi in iOS.

Nell’ambito del caso Meta, l’azienda ha acquisito società poiché preferiva evitare la concorrenza diretta. Questa è l’accusa principale avanzata dalla FTC nel suo procedimento antitrust contro Meta. Mark Zuckerberg, CEO di Meta, ha negato tali affermazioni; Kevin Systrom, co-fondatore di Instagram, ha dichiarato che Facebook ha acquistato la piattaforma perché la considerava una minaccia.

Zuckerberg e Systrom avevano visioni differenti al momento dell’acquisizione: mentre Zuckerberg intendeva eliminare un concorrente emergente, Systrom credeva che Facebook avrebbe potenziato la crescita di Instagram. E sebbene ciò sia avvenuto in parte, non è stato esclusivamente merito di Facebook.

Systrom ha affermato: “Eravamo una minaccia per la loro crescita. Se Instagram non fosse cresciuto rapidamente, Facebook non si sarebbe ridotto o stagnato altrettanto velocemente. Non credo che lui [Zuckerberg] lo abbia mai detto esplicitamente in quel modo, ma era l’unico motivo per cui stavamo discutendo.”

Trattenimento delle risorse da parte di Facebook

Systrom ha citato esempi specifici riguardo a come Facebook sembri aver trattenuto deliberatamente risorse da Instagram. Ad esempio, quando Facebook decise di concentrarsi maggiormente sui contenuti video, formò un team composto da 300 dipendenti; al contrario, Instagram non ricevette alcun supporto aggiuntivo.

Dopo lo scandalo dei dati Cambridge Analytica, Zuckerberg aveva promesso investimenti miliardari in risorse dedicate alla fiducia e alla sicurezza; Anche in questo caso Instagram ricevette “zero” delle ingenti somme promesse.

È comprensibile perché Zuckerberg potesse vedere Instagram come una minaccia: dopo tutto, Facebook rappresenta il suo progetto principale. Qualsiasi imprenditore sarebbe entusiasta se il proprio prodotto ottenesse risultati paragonabili a quelli di Instagram. Poiché la motivazione presunta dietro l’acquisizione fosse quella di sopprimere la concorrenza, anziché rafforzare i propri servizi e prodotti, è chiaro perché Zuckerberg possa essere rimasto deluso dall’evoluzione della situazione.

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