La crescente guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina ha raggiunto nuovi livelli di intensità. Recentemente, il Presidente degli Stati Uniti ha annunciato un’imposta del 125% sulle importazioni dalla Cina, che entrerà in vigore immediatamente. Tra le aziende più colpite da questa misura vi è Apple, noto gigante tecnologico statunitense. Esiste la possibilità che Apple e altre compagnie possano essere esentate dai dazi, ma ciò dipenderà dall’“istinto” del Presidente.
Il ruolo dell’“istinto” di Trump nella valutazione delle esenzioni tariffarie
In una recente conferenza stampa, Donald Trump ha risposto a domande dei giornalisti riguardo all’impatto delle nuove tariffe su alcune aziende americane che sono state “fortemente colpite”. Un giornalista ha chiesto se alcune di queste grandi imprese potessero ricevere esenzioni. Il Presidente ha dichiarato che il suo team “prenderà in considerazione” tali richieste.
Trump riconosce che certe aziende subiranno effetti più gravi rispetto ad altre e pertanto potrebbero essere presi in considerazione casi speciali per eventuali esenzioni.
Processo decisionale per le esenzioni
Un altro reporter ha chiesto come verranno determinati i criteri per concedere le esenzioni ai vari soggetti. La risposta del Presidente è stata: “Instintivamente, più che altro.”
Cambiamenti nelle politiche tariffarie
Trump è stato interrogato anche sui motivi dietro il suo cambiamento di approccio riguardo all’attuazione delle tariffe. Inizialmente aveva affermato che sarebbero entrate in vigore senza pause, ma successivamente ha annunciato una sospensione di 90 giorni per alcuni paesi, sottolineando che oltre 75 nazioni lo avevano contattato per negoziare. Ha dichiarato: “È necessario avere flessibilità.”
Sembra quindi che il Presidente stia considerando la reazione delle diverse regioni alle tariffe e affrontando i casi più complessi con strategie alternative.
Prospettive future per Apple
Riguardo a Apple, sarà fondamentale osservare quanto tempo riuscirà a resistere alla pressione derivante dalle tariffe imposte. Nel caso peggiore, l’azienda potrebbe non ottenere alcuna esenzione dai dazi. Vista l’importanza strategica di Apple negli Stati Uniti, tale scenario appare improbabile. Rimane da chiarire se eventuali esenzioni saranno totali o parziali.
- Donald Trump – Presidente degli Stati Uniti
- Apple – Gigante tecnologico statunitense
- Giornalisti – Intervistatori durante la conferenza stampa
- Nazioni coinvolte – Oltre 75 paesi contattati per negoziare
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