Coca-Cola si appresta a lanciare la prima macchina automatica al mondo alimentata a idrogeno in occasione dell’Expo 2025 di Osaka, Giappone, il prossimo mese. Questo innovativo distributore è stato sviluppato da Fuji Electric e non richiede alcuna presa elettrica. Un vero e proprio passo avanti verso l’indipendenza energetica. La macchina utilizza invece un caricatore di idrogeno sostituibile per alimentare una reazione chimica che genera elettricità.
Come evidenziato nella fotografia, queste macchine automatiche a idrogeno presentano una dimensione leggermente maggiore a causa del generatore aggiuntivo posizionato lateralmente. Qui si trovano i caricabatterie di idrogeno e avviene la reazione chimica tra idrogeno e ossigeno, che produce energia da immagazzinare nella batteria.
Coca-Cola ha annunciato l’installazione di 58 macchine automatiche all’Expo, ognuna delle quali presenterà un display informativo per educare il pubblico sul funzionamento dell’energia a idrogeno.
macchine automatiche a idrogeno vs auto a idrogeno: quale futuro?
L’idrogeno non è un concetto nuovo per alimentare grandi mezzi. Infatti, Toyota produce dal 2014 l’auto a idrogeno Mirai, attualmente venduta principalmente in California, dove sono disponibili stazioni di rifornimento per questo tipo di carburante. A differenza dei veicoli elettrici che necessitano solo di una presa, un’auto a idrogeno richiede una pompa speciale per il rifornimento, rendendo il processo più complesso rispetto al semplice riempimento del serbatoio della benzina. La Mirai può percorrere fino a 400 miglia con un pieno di idrogeno ed è considerata più sostenibile rispetto ai combustibili fossili.
Nonostante ciò, la Mirai sta guadagnando popolarità sia in California che in Europa, anche se è improbabile che raggiunga un successo globale simile.
Al contrario, una macchina automatica alimentata a idrogeno potrebbe avere maggiori possibilità di diffusione. Ciò consente infatti di posizionarla praticamente ovunque senza preoccuparsi delle interruzioni dell’elettricità. Il debutto in Giappone risulta particolarmente appropriato poiché le macchine automatiche sono estremamente diffuse nel paese: ci sono oltre cinque milioni di distributori automatici, equivalenti a circa uno ogni 23 persone. Inoltre, il Giappone vanta alcune delle macchine automatiche più innovative al mondo.
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