Recenti notizie indicano che Google sta presumibilmente violando le leggi antitrust nell’Unione Europea, favorendo i propri servizi di ricerca Shopping, Hotels e Flights rispetto a concorrenti come Amazon, Hotels.com e Kayak. Oggi la Commissione Europea ha rilasciato una decisione preliminare, affermando che la società madre di Google ha infranto anche le normative anti-steering previste dal Digital Markets Act, impedendo agli sviluppatori di app presenti nel Play Store di indirizzare i clienti verso canali di distribuzione alternativi.
Google ha la possibilità di contestare questa decisione preliminare della Commissione e potrà apportare modifiche per conformarsi prima della sentenza finale. L’Unione Europea può infliggere sanzioni fino al 10% del fatturato globale annuale delle aziende per violazioni legate al DMA, il che potrebbe comportare una multa per Google e la sua casa madre Alphabet fino a $35 miliardi, considerando un fatturato di $350 miliardi nel 2024.
la posizione di google sulla decisione dell’eu
Oliver Bethell, direttore senior della concorrenza in Google, ritiene che le modifiche richieste dall’Europa siano “sbagliate”. Secondo Google, se non possono mostrare risultati di viaggio che rimandano direttamente ai siti delle compagnie aeree, gli utenti tendono ad acquistare biglietti più costosi poiché le compagnie aeree devono pagare commissioni ai siti intermediari. Inoltre, si segnala che tali cambiamenti hanno portato a cali del traffico fino al 30% per alcune attività commerciali.
l’opinione dell’unione europea sui servizi google
L’Unione Europea sostiene che “Alphabet non consente in modo efficace agli utenti dei telefoni Android di essere informati o indirizzati verso offerte più convenienti da sviluppatori esterni al Play Store.” Questa situazione ricorda quanto avvenuto con Apple e l’App Store, dove è stata forzata l’accettazione di app store di terze parti. Nel caso di Google, il problema principale risiede nella mancanza d’informazione riguardo all’esistenza di alternative.
Nella comunicazione ufficiale, Bethell sottolinea che le conclusioni della Commissione creeranno una “falsa scelta tra apertura e sicurezza”, affermando inoltre che l’UE sta “costringendo effettivamente a scegliere tra un modello chiuso e uno insicuro”. Questo non è il primo caso in cui Google è stato oggetto d’indagine o multato per pratiche legate alla ricerca; nel 2017 l’UE ha multato Google Shopping con circa $2.5 miliardi per abuso della sua posizione dominante come motore di ricerca. Non sarà nemmeno l’unica azienda penalizzata sotto il nuovo DMA: Apple è stata multata lo scorso anno e Meta ha ricevuto un provvedimento preliminare riguardante il suo modello pubblicitario.
Lascia un commento