La scelta di una piattaforma musicale ideale è complessa, poiché ogni utente ha gusti e preferenze diverse. In questo contesto, un confronto tra YouTube Music e Spotify può rivelarsi utile per individuare quale servizio soddisfi meglio le proprie esigenze. Di seguito vengono presentati sei aspetti in cui YouTube Music si dimostra superiore a Spotify.
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Filtri umore sulla home page
Accesso facile ai filtri
Le interfacce delle due piattaforme evidenziano elementi diversi. Mentre la home page di Spotify appare più pulita ed esteticamente gradevole, quella di YouTube Music offre un accesso semplificato alle canzoni desiderate grazie ai filtri umore posizionati in alto. Questi filtri comprendono categorie come tristezza, buonumore, concentrazione e festa, permettendo agli utenti di esplorare mix e playlist basati sulle loro emozioni.
- Filtri umore: tristezza, buonumore, concentrazione, festa
- Playlist personalizzate in base al filtro selezionato
- Maggior facilità nel trovare la musica desiderata
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Pinnare a Speed Dial
Modo rapido per ascoltare musica
YouTube Music consente di “pinnare” i brani preferiti nella sezione Speed Dial, rendendoli facilmente accessibili dalla home page. A differenza di Spotify che richiede l’accesso a una pagina dedicata per le canzoni gradite, YouTube Music permette un’interazione più immediata con i brani amati.
- Pinnaggio dei brani nella home page
- Accesso rapido ai brani preferiti con uno swipe laterale
- Miglior organizzazione rispetto alla pagina Liked Songs di Spotify
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Modalità incognito
Ascolto senza tracce nella storia
YouTube Music offre una modalità simile all’incognito attivando due opzioni: Pausa cronologia visualizzazioni e Pausa cronologia ricerche. Questo consente agli utenti di ascoltare senza lasciare traccia della loro attività nell’app. Al contrario, Spotify limita il suo Private Session a sei ore senza possibilità di modifica.
- Pausa cronologia visualizzazioni e ricerche su YouTube Music
- Nessun limite temporale come su Spotify
- Maggior libertà nell’ascolto privato dei contenuti musicali
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Feed attività
Non perdere gli aggiornamenti degli artisti preferiti
L’introduzione del feed attività su YouTube Music consente agli utenti di seguire i propri artisti preferiti e ricevere aggiornamenti sui nuovi singoli e album pubblicati. A differenza della difficoltà nel rintracciare novità su Spotify, qui è possibile accedere rapidamente agli aggiornamenti tramite un’icona dedicata.
- Sottoscrizione agli artisti per ricevere aggiornamenti automatici
- Aggiornamenti presentati in ordine cronologico inverso nel feed attività
- Semplicità d’uso rispetto alla ricerca manuale su Spotify per nuove uscite degli artisti seguiti.
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Esperienza video musicali migliore
Ascolto e visione continui su YouTube Music
YouTube Music consente un’esperienza fluida passando dai brani audio ai video musicali; infatti ricorda l’impostazione precedente così da continuare a riprodurre contenuti video quando disponibili. Al contrario, Spotify richiede l’attivazione manuale della modalità video ad ogni nuovo brano.
- Semplicità nel passaggio tra audio e video senza interruzioni frequenti;
- Mantenimento della modalità video durante la riproduzione;
- Evitamento delle interruzioni tipiche dell’utilizzo di Spotify.
1 Integrazione con YouTube
La scelta rappresenta il vantaggio principale
L’integrazione con YouTube rende più semplice scoprire canzoni meno conosciute grazie all’accesso diretto ai videoclip musicali all’interno dell’applicazione stessa. Inoltre, le raccomandazioni musicali sono basate sulle preferenze degli utenti sia in ambito musicale che nei contenuti visualizzati su YouTube.
- Eccellente accessibilità a videoclip musicali;
- Suggerimenti personalizzati basati sull’attività precedente;
- L’opzione di disattivare le raccomandazioni se non desiderata.
YouTube Music continua a migliorare la propria offerta attraverso algoritmi che competono sempre più con quelli di Spotify; Presenta ancora alcune limitazioni rispetto ad altre piattaforme in termini di funzionalità avanzate come il crossfade o streaming ad alta qualità. Con pazienza nell’adattamento alle proprie preferenze musicali iniziali potrebbe diventare una valida alternativa a Spotify come principale servizio di streaming musicale.
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