OpenAI, l’azienda creatrice di ChatGPT, ha svolto un ruolo fondamentale nella recente rivoluzione dell’intelligenza artificiale (IA) nel settore tecnologico. Il chatbot ha reso disponibile uno strumento potente per il grande pubblico, ma nonostante ciò, l’IA continua a risultare intimidatoria per molti. L’attuale obiettivo di OpenAI è rendere l’esperienza più accessibile, poiché il CEO della compagnia ritiene che i vantaggi dell’IA non siano ancora sufficientemente distribuiti.
Il desiderio di OpenAI di distribuire i vantaggi dell’IA
Attraverso un post sul blog, il CEO di OpenAI, Sam Altman, espone osservazioni riguardanti l’industria dell’IA. In particolare, il focus è sull’intelligenza artificiale generale (AGI) e sul suo potenziale futuro. Sebbene i servizi di IA attuali siano eccezionali in determinati compiti, richiedono ancora un significativo intervento umano. Gli AGI, considerati “agenti IA”, potrebbero operare in modo più proattivo, perseguendo l’obiettivo di realizzare prestazioni al pari degli esseri umani.
Barriere all’accesso nell’industria dell’IA
La presenza di piattaforme e servizi che integrano funzioni avanzate dipendenti dall’IA è significativa, ma molte di queste funzionalità sono a pagamento, creando una barriera all’accesso. Recentemente, Google ha reso disponibili gratuitamente alcune funzioni IA ai sottoscrittori di piani a pagamento, limitando però l’accesso agli utenti non paganti. Gli agenti IA potrebbero rivelarsi anche più complessi e costosi da sviluppare, ampliando ulteriormente questo divario.
Agenti IA e necessità di intervento umano
Il post di Altman esplora la premessa che gli AGI non saranno totalmente autonomi, pur essendo più proattivi rispetto agli assistenti odierni. Questi agenti richiederanno ancora controlli e indicazioni umane durante le loro operazioni. Altman ammette che gli agenti IA eccelleranno in alcune aree ma potrebbero rivelarsi inaspettatamente scarsi in altre, suggerendo così di “ridurre le aspettative di 100 volte”.
Prospettive future di OpenAI
Un punto interessante sollevato da Altman riguarda un possibile spostamento verso strumenti a codice chiuso. La visione di OpenAI prevede di fornire maggiore controllo agli utenti, accettando che esista un equilibrio tra sicurezza e empowerment individuale, che necessiterà compromessi e decisioni difficili.
Riduzione dei costi nello sviluppo dell’IA
Il post menziona come nel tempo i costi di sviluppo dell’IA tendano a diminuire. Secondo Altman, i costi di sviluppo di un “dato livello di IA” calano di circa 10 volte ogni 12 mesi. Ad esempio, è stata notata una drastica diminuzione dei costi per token di ChatGPT nell’ultimo anno. Creare sistemi IA competitivi rimane costoso, come dimostrato dalla controversia riguardante i costi di addestramento e sviluppo della società DeepSeek, ora sotto scrutinio.
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