Un anno dopo, Google continua la sua battaglia legale contro il Play Store: quali sono le novità?

Negli ultimi anni, Google ha affrontato numerosi problemi legati a cause antitrust, che hanno messo a dura prova la sua posizione nel mercato delle app. Recentemente, è emerso un nuovo capitolo del contenzioso tra Google e Epic Games, con il primo che ha perso una causa affermando di essere un monopolio nel settore delle applicazioni Android. A distanza di oltre un anno, l’azienda di Mountain View ha deciso di contestare la sentenza relativa a questa controversia.

La battaglia legale tra Google ed Epic Games

Epic Games ha manifestato apertamente la propria disapprovazione nei confronti delle pratiche commerciali di Google. Entrambi i giganti della tecnologia, Google e Apple, hanno modelli di business che impongono commissioni elevate agli sviluppatori di app, con una tariffa del 30% sulle transazioni effettuate tramite le loro piattaforme di pagamento.

In risposta a tali pratiche, Epic Games ha avviato azioni legali contro entrambi i colossi, ottenendo però un successo limitato, poiché solo Apple è risultata vincitrice nel suo contenzioso. Google, invece, è stata dichiarata monopolista e ora deve adeguarsi a determinate richieste.

Richieste di Epic Games riguardo al Google Play Store

Nell’ambito della causa, Epic Games ha presentato una serie di richieste che avrebbero dovuto essere implementate a partire da novembre dello scorso anno. Tali richieste includono:

  • Consentire agli sviluppatori di utilizzare piattaforme di pagamento alternative.
  • Aprire il Google Play Store ad altri negozi di applicazioni.
  • Impedire che il Play Store venga preinstallato sui dispositivi Android.

Queste disposizioni non sono state ancora attuate, dato che Google sta cercando di ottenere più tempo per affrontare le preoccupazioni legate ai rischi di sicurezza derivanti dall’apertura del suo store. La questione rimane complessa e la posizione di Google risulta sempre più delicata.

Appello di Google e argomentazioni presentate

Google ha fatto richiesta alla corte affinché venga annullata la sentenza a suo sfavore. L’azienda ha citato presunti “errori legali” nella decisione del giudice James Donato. Tra le obiezioni sollevate, Google sostiene che Epic Games non ha rappresentato correttamente il panorama competitivo nel settore delle app e dei pagamenti. Inoltre, è stata contestata la decisione di emettere un’influenza nazionale invece di limitarla a Epic Games.

Di conseguenza, Google ha presentato la causa davanti alla Corte d’Appello, e si attende l’esito di questa disputa nei prossimi mesi. La tensione tra le parti continua, e il risultato di questa battaglia legale è atteso con interesse dagli osservatori del settore.

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