Il panorama degli assistenti virtuali per smartphone è dominato da diverse soluzioni, tra cui spicca Siri, l’assistente di Apple. Nonostante la sua presenza, Siri è frequentemente percepito come uno degli assistenti più deboli rispetto alla concorrenza rappresentata da Google Assistant e Amazon Alexa. Questo dato è innegabile anche per i sostenitori più appassionati del marchio Apple. Recentemente, ci si aspettava un significativo rinnovamento di Siri attraverso una nuova iniziativa chiamata Apple Intelligence, ma nuove indiscrezioni suggeriscono che il CEO di Apple, Tim Cook, potrebbe aver accennato a un possibile rinvio di questo upgrade.
apple intelligence: una promessa posticipata
Secondo un post su X, il giornalista Mark Gurman di Bloomberg cita Cook, il quale ha dichiarato che l’assistente migliorato sarà disponibile “nei prossimi mesi”, suggerendo così una potenziale dilazione. È importante notare che Cook non ha mai esplicitamente menzionato un ritardo. Secondo Gurman, questa scelta lessicale potrebbe essere stata voluta per comunicare il messaggio, oppure Siri potrebbe realmente subire un ritardo nello sviluppo.
Se fosse quest’ultima la circostanza, non sorprenderebbe. Apple ha in programma di ristrutturare Siri concentrandosi su Apple Intelligence, con l’obiettivo di competere con assistenti basati su intelligenza artificiale come Gemini di Google e ChatGPT di OpenAI.
Apple ha introdotto Apple Intelligence in occasione del WWDC 2024, ma fino ad oggi non ha rilasciato tutte le funzionalità promesse. Nella recente aggiornata a iOS 18, sono state introdotte solo alcune funzionalità di base, che non soddisfano le aspettative degli utenti. Inoltre, ci sono voci che indicano che il pacchetto completo di funzionalità di Apple Intelligence potrebbe arrivare soltanto nel 2026.
potenziali problemi legali?
Apple Intelligence era attesa come uno dei principali punti di forza della serie iPhone 16. Se queste nuove funzionalità di intelligenza artificiale risultassero ritardate o poco entusiasmanti, vi sarebbe il rischio di azioni legali per pubblicità ingannevole.
Ciò non rappresenterebbe un evento senza precedenti per Apple, poiché già in passato si sono verificate situazioni simili. Infatti, all’epoca del lancio di Siri, alcuni clienti avevano intrapreso azioni legali per presunti “falsi reclami” riguardo le capacità dell’assistente. Se Apple Intelligence non dovesse rispettare le promesse fatte, si corre il rischio di ripetere tale scenario.
cosa aspettarsi in futuro?
Con il rinvio di Apple Intelligence, Apple si trova in una posizione scomoda. Più a lungo l’azienda impiega per lanciare le nuove funzionalità di intelligenza artificiale, maggiore è lo spazio che concede alla concorrenza. Aziende come Google hanno fatto enormi progressi nell’implementazione dei loro sistemi di intelligenza artificiale. Inoltre, la startup cinese DeepSeek ha recentemente presentato una propria intelligenza artificiale, che secondo le recensioni è comparabile a ChatGPT. Il tempo perso potrebbe ridurre ulteriormente l’interesse degli utenti al momento del rilascio di queste funzionalità.
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