La situazione relativa all’app DeepSeek ha attirato notevole attenzione nell’ambito della tecnologia intelligenza artificiale. Inizialmente, il modello di ragionamento open-source R1 della startup cinese ha riscosso un buon successo, ma recenti eventi hanno alterato drasticamente questa impressione positiva. A seguito di diverse segnalazioni negative, l’app sembra essere sparita dai principali store digitali in Italia, generando preoccupazioni legate alla privacy.
DeepSeek: assenza dall’App Store e Google Play Store
Secondo un report dell’agenzia di stampa italiana ANSA, l’app DeepSeek non è più reperibile nell’App Store e nel Google Play Store del paese. La rimozione dell’applicazione è coincisa con la presentazione di una denuncia sulla privacy da parte del Garante della Privacy italiano, che ha richiesto alla startup di chiarire il trattamento dei dati personali degli utenti.
Analizzando la situazione, si evince che DeepSeek raccoglie una serie di dati sensibili degli utenti. Per esempio, l’app monitora ogni input fornito all’interno della piattaforma. Una simile pratica ha destato timori e preoccupazioni diffuse.
Il Garante della Privacy ha concesso a DeepSeek un termine di venti giorni per fornire delucidazioni sulla questione. Nonostante ciò, il presidente dell’ente, Pasquale Stanzione, ha dichiarato di non essere certo che la rimozione dell’app sia comunque correlata alla denuncia presentata.
Il sito DeepSeek continua ad operare in Italia
Nonostante i problemi sovraelencati, al momento della scrittura, il sito web di DeepSeek è ancora accessibile in Italia. Gli utenti che avevano già installato l’app prima della sua rimozione possono continuare ad utilizzarla. Inoltre, l’Italia non è l’unico paese europeo a richiedere chiarimenti sulla privacy; anche il Belgio e l’Irlanda hanno intrapreso azioni simili nei confronti della startup.
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