Google rilascia il codice sorgente per il smartwatch Pebble: scopri tutte le novità!

Il settore degli orologi intelligenti offre oggi una vasta gamma di opzioni per gli utenti. Tra i modelli storici, il Pebble watch ha lasciato un segno indelebile. Recentemente, Google ha reso disponibile il codice sorgente per il Pebble, permettendo di esplorare cosa ciò possa significare per i possessori di questo dispositivo.

Rinnovare l’eredità di Pebble

Pebble è stata acquisita da Fitbit, che a sua volta è stata comprata da Google. Con i frequenti cambiamenti di proprietà, era lecito a molti pensare che il Pebble fosse ormai obsoleto e dimenticato. In un’imprevista mossa, Google ha deciso di rendere pubblico il codice sorgente del Pebble smartwatch, consentendo alla comunità di continuare a sviluppare il software e migliorare le funzionalità del dispositivo.

Il merito per questa decisione va attribuito a Eric Migicovsky, fondatore e CEO di Pebble, che ha sollecitato Google a rendere disponibile il codice sorgente, viste le mancate intenzioni di sviluppo di nuovi prodotti. Con grande sorpresa, Google ha accolto la richiesta, procedendo con una revisione interna prima della pubblicazione su GitHub.

Nonostante ciò, la strada per il futuro non sarà priva di ostacoli. Google ha dovuto rimuovere alcune parti di codice proprietario, comportando l’assenza di supporto per chipset e stack Bluetooth. Ciò implica che gli sviluppatori dovranno crearli autonomamente, dando vita a una nuova sfida, sebbene possano ora lavorare su una base solida.

Il successo di Kickstarter

Pebble è stata lanciata nel 2012 su Kickstarter, con un obiettivo iniziale di 100.000 dollari; Ha raccolto oltre 10 milioni di dollari al termine della campagna, diventando la più riuscita nella storia della piattaforma. In un periodo in cui gli smartwatch erano ancora all’inizio, Pebble è riuscita a inserirsi nel mercato. L’emergere di colossi come Apple, Samsung e Fitbit ha accresciuto la competizione.

Nonostante gli sforzi della compagnia, Pebble è stata successivamente acquisita da Fitbit, che ha portato alla chiusura della società mentre integrava alcune delle tecnologie di Pebble nei propri dispositivi indossabili.

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