Google rappresenta indubbiamente il motore di ricerca più utilizzato a livello globale, superando altri concorrenti come Bing di Microsoft, Yahoo!, Yandex e altri. Da decenni, l’azienda occupa la posizione di leader nel settore. Recentemente, però, si è verificato un cambiamento inaspettato: la quota di mercato di Google nel settore delle ricerche è scesa sotto il 90% per la prima volta in dieci anni.
Calano le quote di mercato di Google Search sotto il 90% dopo il 2015
Secondo i dati forniti da StatCounter, la quota di mercato di Google nel comparto delle ricerche è inferiore al 90% per la prima volta dal 2015. Negli ultimi tre mesi, la percentuale è stata costantemente sotto tale soglia, registrando un valore del 89,73% a dicembre e valori di 89,99% a novembre e 89,34% a ottobre. Sebbene una quota superiore all’80% rappresenti ancora un’ottima posizione nel mercato, il calo continuo sotto il 90% è una novità significativa.
Le quote di mercato di Google sono relativamente stabili nella maggior parte delle regioni, eccezion fatta per l’Asia, che potrebbe essere la causa principale di questo recente declino complessivo. Negli Stati Uniti, la quota di mercato di Google ha raggiunto il picco del 90,37% a novembre, scendendo poi al 87,39% a dicembre, rimanendo comunque costantemente tra l’80% e l’86% nei mesi precedenti.
Il report sottolinea: “Saremo finalmente testimoni di un cambiamento significativo nelle preferenze degli utenti verso altri motori di ricerca? Questa sarà una situazione da monitorare nei prossimi mesi”.
Quote di mercato degli altri motori di ricerca nel 2024
Alcuni dei principali competitor presenti sul mercato hanno registrato i seguenti valori: Bing di Microsoft ha ottenuto una quota di mercato del 3,97% a dicembre 2024. Yandex ha conquistato una quota del 2,56% a livello globale, mentre Yahoo!, Baidu e DuckDuckGo hanno rispettivamente raggiunto il 1,29%, 0,81% e 0,66%. È interessante notare che anche i chatbot come ChatGPT e il Gemini di Google potrebbero influenzare la quota di mercato dell’azienda, sebbene non ci siano evidenze dirette a riguardo.
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