Gli ISP devono garantire internet a prezzi accessibili per le famiglie a basso reddito dopo i tentativi di ostacolarlo

legge di new york per l’accesso economico a internet

Il 15 gennaio 2025 segna l’entrata in vigore di una nuova legge nello stato di New York, che si prefigge di garantire l’accesso a internet a costi contenuti per le famiglie a basso reddito. Questa norma, approvata nel 2021, richiede che i fornitori di servizi internet (ISP) offrano piani tariffari mensili a 15 o 20 dollari.

obblighi degli isp

In base a questa legge, gli ISP con sede a New York dovranno iniziare a fornire:

• Un piano da 15 dollari al mese con una velocità di download minima di 25 Mbps.
• Un piano da 20 dollari al mese con una velocità di download minima di 200 Mbps.

Il prezzo includerà tutte le tasse e i costi ricorrenti, come le spese per l’affitto dell’attrezzatura necessaria per la connessione. Le tariffe possono essere aumentate, ma tali incrementi sono limitati a un massimo del 2% all’anno. Inoltre, le autorità statali possono rivalutare le velocità minime richieste.

conseguenze per la non conformità

Qualora un fornitore non rispetti le disposizioni della legge, potrà essere soggetto a sanzioni pecuniarie che possono arrivare fino a 1.000 dollari per ogni violazione.

esenzioni per piccoli isp

È prevista la possibilità di esenzione dalla legge per quegli ISP che servono 20.000 famiglie o meno, qualora il rispetto della norma comporti gravi problemi finanziari. In caso di richiesta di esenzione, questi ISP otterranno un periodo di grazia di un mese, a condizione che presentino la documentazione necessaria entro mercoledì. Le esenzioni possono essere prorogate se viene fornita una dettagliata relazione finanziaria entro il 15 febbraio.

contesto normativo e futuro dell’accesso a internet

Questo sviluppo arriva in un momento in cui le normative sulla neutralità della rete sono state recentemente messe in discussione. L’applicazione della legge dell’Affordable Broadband Act (ABA) dimostra come gli stati possano intervenire per regolamentare i fornitori di servizi internet, anche in assenza di un intervento diretto da parte della Federal Communications Commission (FCC).