Mark Zuckerberg difende le nuove politiche di moderazione di Meta: le novità e le sfide da affrontare

Recentemente, Meta è stata al centro di una controversia a seguito di modifiche significative apportate ai propri protocolli di moderazione sui social media. Durante un’intervista di tre ore con Joe Rogan, il CEO Mark Zuckerberg ha difeso le nuove politiche dell’azienda, esplicitando le motivazioni e le conseguenze di tali cambiamenti.

le nuove politiche di moderazione di meta

Una delle modifiche più rilevanti riguarda l’eliminazione degli esperti di fact-checking indipendenti, i quali operavano per determinare l’affidabilità delle informazioni diffuse. Questi esperti saranno rimpiazzati da un sistema simile a Community Notes, implementato presso X, che utilizza i voti della comunità per apportare correzioni e aggiungere contesto a un post. Zuckerberg ha sottolineato che i fact-checkers avrebbero potuto mostrare bias politici.

nuove soglie per la moderazione automatizzata

Un altro cambiamento significativo consiste nell’aumento delle soglie per i filtri di contenuto automatizzati. Questo porterà a una maggiore permissività da parte dei bot di moderazione, riducendo le penalizzazioni di contenuti validi. Secondo Zuckerberg, le soglie precedenti erano eccessivamente rigide.

l’importanza della libertà di espressione

Zuckerberg ha dichiarato che desidera che le piattaforme social offrono un’autentica libertà di espressione. Ha affermato: “L’intero punto dei social media è permettere alle persone di condividere ciò che vogliono, in linea con la nostra missione originale”.

pressioni e censura ideologica

Nell’intervista, Zuckerberg ha rivelato pressioni subite dalle amministrazioni precedenti per censurare discorsi di tipo conservatore sulle sue piattaforme. Ha citato due momenti chiave in cui si è verificata questa censura: durante le elezioni presidenziali del 2016 e durante la pandemia di COVID-19. In particolare, Meta ha eliminato informazioni sui side effects dei vaccini contro il COVID, etichettandole come “disinformazione”, anche quando si trattava di dati corretti.

la situazione politico-sociale americana

Inoltre, l’intervista ha toccato il delicato tema della attuale situazione politico-sociale negli Stati Uniti. Zuckerberg ha notato una crescente sfiducia verso le narrazioni ufficiali, contribuendo così all’emergere di piattaforme alternative. Ha inoltre sottolineato la perdita di mascolinità nella società americana, ritenendo che le attuali politiche corporate stiano “emascolando” la nazione.

come sarà ora la moderazione sui social di meta?

Zuckerberg ha fornito esempi pratici di come la moderazione sarà gestita. Ad esempio, dichiarazioni come quelle di Pete Hegseth, che sostiene che le donne non dovrebbero svolgere ruoli di combattimento, non saranno più penalizzate dalla “nuova” Meta, contrariamente a quanto avveniva in passato.

ospiti dell’intervista

  • Mark Zuckerberg
  • Joe Rogan

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