Il panorama della creazione di contenuti sta subendo rapide trasformazioni, grazie all’emergere di strumenti di intelligenza artificiale. Questi strumenti non si limitano a migliorare la collaborazione e l’elaborazione delle idee, ma includono anche la generazione di bozze, la realizzazione di podcast interattivi e produzioni video complete. Tra le promettenti funzionalità delle tecnologie come Sora di Open AI e Lumiere di Google, è interessante analizzare come alcune applicazioni permettano di produrre video con presentatori virtuali.
Alternative veloci ed economiche ai video tradizionali
La crescente richiesta di creazione video assistita da intelligenza artificiale si spiega con il fatto che i contenuti video generano tassi di coinvolgimento più elevati rispetto a quelli testuali o visivi. Ricerche dimostrano che gli spettatori trattengono maggiormente le informazioni presentate in formato video anziché in testi statici. Inoltre, piattaforme come Facebook e Instagram favoriscono il contenuto video nei loro algoritmi, rendendo fondamentale per i creatori di contenuti ottimizzare la propria visibilità e interazione.
I metodi tradizionali di registrazione e produzione video richiedono competenze specialistiche, complicando l’allestimento di ambienti di registrazione professionali. Le piattaforme di intelligenza artificiale per la generazione di avatar testuali offrono un’alternativa, automatizzando gran parte del processo e riducendo costi e tempi di produzione. Questa accessibilità rappresenta una svolta per i creatori di contenuti indipendenti e le piccole imprese.
Synthesia: risultati eccellenti, ma moderazione lenta
Synthesia si distingue come la più personalizzabile tra le applicazioni testate, offrendo un’AI di alta qualità. È particolarmente efficace nella simulazione della voce, risultando più realistica nel timbro e nelle espressioni facciali. Gli utenti possono scegliere tra vari avatar, inclusi caratteri come Babbo Natale, e realizzare contenuti tradotti in diverse lingue, ampliando il pubblico potenziale.
Consentendo l’inserimento di diapositive, immagini e registrazioni dello schermo, Synthesia arricchisce i video rendendoli più dinamici. Ogni video è oggetto di moderazione umana, il che può allungare i tempi di produzione.
HeyGen: il più facile da utilizzare
HeyGen rappresenta un’ottima porta d’ingresso per chi desidera esplorare il mondo dei video con presentatori virtuali. La sua interfaccia intuitiva e la selezione di avatar disponibili la rendono accessibile. Offre personalizzazioni per i personaggi e una varietà di voci, sebbene la qualità delle sintesi vocali possa variare.
DeepBrain AI: esperienza simile
DeepBrain AI propone un’esperienza comparabile a quella di HeyGen, arricchita da un’ampia libreria di avatar e sfondi, oltre a modelli specifici per i social media. Gli utenti possono cambiare le voci e personalizzare vari elementi, permettendo di conferire un tocco unico ai video realizzati.
I costi dipendono dal livello di utilizzo
In generale, DeepBrain AI e HeyGen si rivelano più economici di Synthesia. Sebbene tutte le piattaforme offrano prove gratuite e piani di abbonamento a partire da meno di 30 euro al mese, i costi possono crescere con l’aumento della produzione video, evidenziando il vantaggio economico delle prime rispetto a Synthesia.
L’importanza di Google nel settore
Google, tramite NotebookLM, ha stabilito un elevato standard per i dialoghi audio generati dall’IA. L’aggiunta di avatar e output video migliorerebbe ulteriormente la proposta. Attualmente, nessuno degli attuali fornitori di avatar virtuali riesce a eguagliare la dinamicità dei podcast virtuali offerti da Google.
Siamo ancora agli inizi della produzione video AI
Seppur Synthesia, HeyGen e DeepBrain AI offrano soluzioni valide per la creazione di video basati su AI, la tecnologia è ancora in fase di sviluppo. La qualità della simulazione e delle voci presenta margini di miglioramento. Con l’ingresso di colossi come Google nel settore, si prevedono sviluppi significativi per il futuro della creazione di contenuti.
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