Microsoft si trova a un importante bivio con Windows, a causa dell’ingresso nel settore dell’architettura Arm e dell’introduzione dell’intelligenza artificiale come caratteristica chiave del suo ecosistema software. Nonostante le funzionalità dei nuovi laptop Copilot Plus sembrino promettenti, una prima prova su Recall suggerisce che molte di queste siano superficiali. Un vero potenziamento di Windows richiederebbe un rinnovamento più profondo del suo focus principale, simile a quanto tentato con Windows 8, ma meglio adattato ai dispositivi di prossima generazione.
decidere tra arm e x64
La questione principale deriva dai PC Copilot Plus e dall’iniziativa Windows su Arm, che vede Windows in una posizione ambivalente. Da un lato, vengono promosse le potenziali migliorie in termini di durata della batteria, rete e AI offerte dai chip basati su Arm. Dall’altro, però, numerosi software esistenti, inclusi decenni di giochi per PC, necessitano di uno strato di emulazione per sfruttare questi vantaggi. La crescita del software nativo per Arm su Windows progredisce, ma questo non consola chi utilizza app discontinuate e supportare due architetture rappresenta un peso per i sviluppatori.
Apple ha fatto questa scelta con una mossa drastica, abbandonando Intel a favore dei suoi processori Arm serie M. Questo ha funzionato grazie al controllo stretto che esercita su hardware e software. Microsoft, dipendente dai terzi, deve affrontare difficoltà nel soddisfare tutti. Se i portatili basati su Arm rappresentano il futuro di Windows, allora dovrebbero essere spinti come architettura predefinita. Ma tali mosse potrebbero nuocere ai partner di Microsoft come AMD e Intel e ai produttori di PC interessati a mantenere i CPU x64.
focus sull’intelligenza artificiale
Tralasciando il dibattito tra Arm e x64, l’enfasi sull’IA con Copilot rappresenta un altro dilemma per Microsoft. Mentre alcuni problemi sono legati alla natura acerba delle funzioni, altri derivano dall’integrazione superficiale dell’IA. Un assistente AI in grado di cercare e organizzare documenti, aiutare a scrivere testi in ogni applicazione e funzionare offline senza abbonamenti sarebbe molto più interessante.
Per sfruttare appieno l’AI, Microsoft deve inserirla nel core del sistema operativo, richiedendo supporto hardware dedicato. Copilot Plus richiede già 45 TOPS di prestazioni AI, escludendo chip Intel e AMD del 2023, e il che probabilmente esclude anche il segmento di budget per un periodo di tempo considerevole. Lo scenario di un Windows a due livelli, uno per chi ha il silicio AI e uno per chi non lo ha, sembra inevitabile a meno che Microsoft non voglia ripetere il controverso requisito di Windows 11 per il TPM 2.0.
La formula di Windows appare obsoleta. Per conquistare i consumatori premium, l’industria creativa e gli appassionati di tecnologia serve una visione audace. Se le funzionalità come la durata della batteria e l’AI possono elevare la piattaforma, l’imposizione di requisiti più rigidi sarà quasi certamente necessaria per integrare a fondo queste caratteristiche e spingere Windows in nuovi territori.
Ciò potrebbe significare abbandonare il vasto supporto che ha permesso a Windows di rimanere in uso nonostante la mancanza di sviluppi emozionanti. Windows è un punto di riferimento per utenti aziendali, giocatori e molti altri che preferiscono la flessibilità sia hardware che software. Forzare il passaggio a Arm e Copilot sarebbe il passo finale che spingerebbe alcuni utenti altrove, con la possibilità concreta di preferire Linux.
Una possibile soluzione potrebbe essere un’esperienza Windows a due livelli: riservando le funzionalità avanzate di IA e i benefici specifici di Arm alla linea Surface di Microsoft e ai prodotti premium di alcuni partner selezionati. I consumatori continueranno a volere e a fare affidamento su un’esperienza Windows più familiare e semplificata. Tentativi simili in passato come Windows RT e Windows 10S non hanno avuto successo, quindi resta da vedere se Microsoft riuscirà questa volta a soddisfare le diverse necessità degli utenti.
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