Il modello di business di Google Search sta causando numerosi problemi all’azienda. Di recente, un tribunale statunitense ha stabilito che Google sta attuando un monopolio illegale nel segmento dei motori di ricerca. A fronte di questa decisione, la compagnia ha presentato proposte per affrontare la situazione. Inoltre, l’ente antitrust giapponese ha scoperto pratiche anti-competitive legate al servizio di ricerca.
Pratiche commerciali di Google sotto esame
Google impone requisiti controversi ai marchi Android per ottenere la certificazione di Google Play. In particolare, il gigante di Mountain View richiede ai produttori di telefoni di pre-installare Google Search come parte del “pacchetto”. Queste applicazioni pre-installate, per anni, sono state definite “Gaaps” all’interno della comunità. La questione centrale riguarda Google Search, data la posizione dominante dell’azienda.
Ordine di cessazione pratiche da parte dell’agenzia antitrust giapponese
Secondo quanto riportato dalla Japan Fair Trade Commission, Google richiede anche che l’app e la barra di ricerca siano posizionate in un’area specifica della schermata principale per facilitarne l’accesso. È importante ricordare che, senza la certificazione Google Play, i produttori di Android non possono integrare il Play Store nei loro dispositivi. L’assenza di questo servizio rappresenta un grave problema, in quanto il Play Store è il principale punto di accesso per le app per la maggior parte degli utenti Android a livello globale.
La commissione ha inoltre affermato che Google concorda nel pagare una parte dei ricavi pubblicitari ai produttori di telefoni che non installano altri motori di ricerca sui loro prodotti. Pertanto, l’agenzia prevede di emettere un ordine di cessazione e desistenza contro tali pratiche, che compromettono la competitività nel mercato dei motori di ricerca in Giappone. Una volta emesso, Google dovrà annullare gli accordi attuali che riguardano tali pratiche e astenersi da tentativi futuri.
La posizione di Google nel mercato giapponese
Secondo un recente rapporto, l’agenzia antitrust giapponese ha avviato un’indagine sulla questione Google nel mese di ottobre 2023. La compagnia detiene, senza dubbio, il motore di ricerca più utilizzato nel paese. Un’indagine di GlobalStats ha rivelato che nel 2023, ben l’81% delle ricerche in Giappone avveniva tramite il motore di ricerca di Google, seguito da Yahoo con un 11.8%.
Attualmente non ci sono comunicazioni ufficiali da parte di Google riguardo alle accuse sollevate dall’ente antitrust giapponese.
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