Qualcomm vince la causa contro Arm: impatto sui chip personalizzati Snapdragon

Novità sulla disputa legale tra Qualcomm e Arm

La battaglia legale tra Qualcomm e Arm, riguardante i custom CPU core dell’azienda, ha preso una piega sorprendente. Il tribunale ha emesso una sentenza di mistrial, che ha generato incertezze future per entrambe le parti coinvolte. La giuria non è riuscita a raggiungere un accordo unanime, lasciando così aperta la questione centrale relativa ai diritti di licenza di Qualcomm per i core Nuvia, che rappresentano un elemento chiave della contesa.

Esito del verdetto

Il giudice ha avvisato entrambe le società sulla complessità della situazione e la possibilità di un nuovo processo. Nella sua dichiarazione, il giudice Maryellen Noreika ha affermato che non c’è stata una chiara vittoria per nessuna delle due parti. Arm ha comunicato l’intenzione di chiedere un nuovo processo a seguito della mancanza di accordo della giuria.

Reazioni alle decisioni

Arm ha manifestato delusione per l’esito non definitivo del processo e ha ribadito il suo impegno a proteggere la proprietà intellettuale sviluppata in oltre 30 anni di collaborazione con i suoi partner. Da parte sua, Qualcomm si è dichiarata soddisfatta del risultato, ritenendo che il verdetto confermi il diritto dell’azienda di innovare liberamente.

Sfondo del conflitto

La disputa ha avuto inizio due anni fa, quando sono emerse controversie riguardanti le royalty dovute ad Arm per l’utilizzo dei design personalizzati. La situazione si è complicata ulteriormente con l’acquisizione da parte di Qualcomm della startup Nuvia per 1.4 miliardi di dollari nel 2021, portando alla luce questioni relative all’validità delle licenze utilizzate inizialmente da Nuvia.

Conseguenze del processo

Il disguido legale ha sollevato questioni significative, compresi i possibili danni economici per Arm. Informazioni divulgate suggeriscono che l’acquisizione di Nuvia potrebbe aver comportato per Arm perdite di 50 milioni di dollari in ricavi. Questo sviluppo ha ulteriormente complicato il panorama per Qualcomm, che ora deve navigare una situazione ambigua in un mercato competitivo.

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