Il panorama delle applicazioni di gestione delle attività sta subendo significative trasformazioni, specialmente in casa Google. Nonostante la mancanza di comunicazione chiara da parte dell’azienda riguardo all’esistenza e alla funzionalità della propria applicazione Google Tasks, si sospetta che quest’ultima possa essere destinata al ritiro. Secondo recenti sviluppi, e considerando che Tasks è ora integrato in Google Calendar, Search e Assistant, emerge un dubbio sulla permanenza dell’app standalone.
Non è necessario installare l’app Tasks per utilizzarla
Google Calendar include Tasks
Per accedere all’app completa di Tasks, è sufficiente cliccare sull’icona di Tasks nell’angolo in alto a destra dell’app Google Calendar. Non è richiesto un download separato, poiché le funzioni di Tasks sono già integrate. Questa funzionalità era disponibile nella versione web di Google Calendar ma è stata aggiunta all’app nel tardo 2024.
In alternativa, è possibile accedere all’app Tasks anche cliccando sulla propria foto profilo nell’app Google Search e selezionando Tasks dal menu a discesa. Un’altra opzione è sfruttare il menu di Assistant nell’app Impostazioni.
Google ha incorporato l’intera app di Tasks in tre diverse applicazioni, pre-installate su molti telefoni Android. L’integrazione è notevolmente presente anche sul web, con Tasks disponibile in Gmail, Calendar, Chat, Drive, Google Docs, Sheets e Slides. Questo ampio livello di integrazione sembra rendere l’app standalone poco utile, considerando che è sufficiente un ulteriore tocco per aprire Tasks dall’app Google Calendar.
Altre app gestiscono le attività meglio di Google Tasks
Tasks cammina mentre le altre app di gestione attività corrono
Google Tasks è progettato principalmente per creare semplici liste di compiti. È possibile impostare promemoria e organizzare le attività in liste appropriate, ma le sue funzionalità sono limitate. La sua integrazione con altre app di Workspace è carente, mentre applicazioni concorrenti possono offrire le stesse funzionalità, ma in modo più efficace, come la possibilità di creare liste con caselle di controllo in Google Docs.
App di terze parti, come Microsoft To-Do, TickTick e Todoist, forniscono strumenti avanzati, inclusi allegati di file, subliste e funzionalità di collaborazione. Sebbene la semplicità di Google Tasks possa risultare utile, nel 2024 appare più come un supporto per altre applicazioni piuttosto che un’applicazione di gestione delle attività autonoma.
La decisione di non avere un’app autonoma è funzionale per Tasks
Ha un miglior contesto in altre app
Qualora Google decidesse di eliminare l’app standalone di Tasks, il cambiamento sarebbe minimo per gli utenti. Coloro che non vogliono allontanarsi da Tasks avrebbero semplicemente un ulteriore passaggio da fare per accedervi, mentre per gli altri si apriranno le porte di applicazioni di gestione attività più complete. L’unico effettivo svantaggio della rimozione dell’app potrebbe essere la scomparsa dei widget di Tasks, strumenti utili per liste semplici. Non si può Dare per scontato che Google integri i widget nell’app Calendar in caso di eliminazione dell’app Tasks.
In ultima analisi, si evince che la rimozione dell’app standalone non sarebbe una grande perdita, anzi si auspica che Google riesca a migliorare Tasks, trasformandola in un’app di gestione delle attività completamente realizzata, capace di competere con le rivali. Esiste un ampio margine di manovra per integrare profondamente altre app Google.
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