Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale (IA) ha assunto un ruolo sempre più cruciale nelle vite quotidiane, spesso senza che se ne sia pienamente consapevoli. Questo settore ha mostrato un’evoluzione sorprendente, suscitando diverse preoccupazioni da parte di esperti del settore. Eric Schmidt, ex amministratore delegato di Google, ha espresso timori riguardo ai potenziali rischi associati a questo rapido sviluppo e ha fatto riferimento ai progressi della Cina in questo campo.
Modelli di intelligenza artificiale: il cuore dei servizi basati su IA
La propensione di una nuova tecnologia a diventare indispensabile nel settore tecnologico non è una consuetudine. Le capacità offerte dalle piattaforme e servizi potenziati dall’IA, che sembravano inimmaginabili solo pochi anni fa, rendono oggi la vita quotidiana più semplice grazie a funzionalità avanzate. Ad esempio, è possibile effettuare modifiche complesse alle immagini con semplici comandi o tradurre lingue straniere quasi in tempo reale.
I fondamenti dello sviluppo dell’IA si basano su modelli, etichettati in base alla loro dimensione. Si distinguono i LLM (Large Language Models) e SLM (Small Language Models). I LLM richiedono enormi centri di elaborazione dati con centinaia o migliaia di chip e GPU per gestire le operazioni AI di un’organizzazione, mentre i SLM permettono l’esecuzione di compiti IA sui dispositivi portatili, utilizzando risorse significativamente minori. Esempi di LLM includono Gemini Pro e Gemini Ultra, mentre Gemini Nano rappresenta un SLM.
I rischi delle IA autonome e le parole di Schmidt
Secondo Eric Schmidt, i pericoli principali derivano dagli LLM. Egli avverte che l’evoluzione veloce dell’IA può condurre a sistemi in grado di operare in modo autonomo. Nell’ottica di Schmidt, è fondamentale non perdere il controllo di tali tecnologie. Riferisce l’importanza di avere sempre un interveniente umano nella gestione delle IA, richiamando l’attenzione sui futuri sistemi capaci di “auto-migliorarsi”. Diversi esperti prevedono che le piattaforme di intelligenza artificiale potranno funzionare a livello di uno studente di dottorato già nel prossimo anno.
In situazioni di potenziale inarrestabilità di un’IA, Schmidt sostiene che solamente un’altra IA potrebbe intervenire per fermarla, sottolineando la necessità di un sistema di controllo vigile e attivo.
Le preoccupazioni riguardo all’uso improprio dell’IA
Eric Schmidt non si limita a esprimere preoccupazioni riguardo all’autonomia delle IA, ma si interroga anche sull’impatto dell’accesso a tali poteri da parte di singoli individui. Recentemente, figure di spicco come Elon Musk e Steve Wozniak hanno sottolineato la necessità di un’interruzione nello sviluppo dell’IA fino a quando non sarà certo che i rischi siano gestibili e gli effetti positivi.
I progressi della Cina nell’IA e le preoccupazioni globali
Schmidt ha anche analizzato i rischi derivanti dai rapidi progressi della Cina nell’ambito dell’IA. In passato, credeva che gli Stati Uniti fossero in netto vantaggio in questo settore; Ha osservato una crescita “notevole” dell’industria cinese negli ultimi sei mesi. Sottolinea l’importanza che l’America prevalga in questa corsa, esprimendo preoccupazione riguardo all’improbabilità che le aziende IA interrompano o rallentino il loro sviluppo. Sostiene quindi la necessità di un supporto robusto, sia privato che statale, per garantire la vittoria del mondo occidentale.
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