OpenAI e l’introduzione delle pubblicità
OpenAI si trova attualmente in una fase di transizione, passando da un’organizzazione no-profit a un’entità a scopo di lucro. La società sta esplorando strategie per incrementare le proprie entrate, che attualmente provengono per lo più dall’API offerta agli sviluppatori e dai piani privati e aziendali di ChatGPT, i quali partono da 20 dollari mensili. Rende evidente l’intenzione di monetizzare il vasto bacino di utenti che utilizzano ChatGPT gratuitamente.
Strategie di monetizzazione: le pubblicità
In un’intervista al Financial Times, Sarah Friar, CFO di OpenAI, ha confermato che l’azienda sta valutando la possibilità di introdurre un modello pubblicitario. Qualora si decidesse di procedere in tal senso, OpenAI si impegna a essere attenta riguardo al posizionamento e all’integrazione degli annunci. Come sottolineato da Friar, la crescita attuale del business è rapida e ci sono molte opportunità da esplorare nel modello di business esistente. Sebbene l’azienda sia aperta a considerare nuovi flussi di entrate in futuro, non ci sono piani attivi per l’implementazione immediata delle pubblicità.
Prospettive future
Alla luce delle dichiarazioni di Friar e della tendenza generale del CEO verso l’avversione della pubblicità, è ragionevole presumere che l’introduzione di contenuti sponsorizzati su ChatGPT non avverrà a breve. OpenAI ha recentemente assoldato professionisti esperti nel settore pubblicitario provenienti da importanti aziende come Meta e Google, suggerendo che la pianificazione per futuri annunci potrebbe già essere in atto, anche se non verranno implementati fino a quando non ci sarà una reale necessità.
Crescita dei sottoscrittori
Oltre ai progetti pubblicitari, OpenAI prevede di incrementare il numero di abbonati a pagamento. Un aggiornamento a breve termine su iOS 18 promuoverà l’offerta premium di ChatGPT all’interno delle impostazioni dell’iPhone, incoraggiando gli utenti a passare alla modalità a pagamento per sfruttare al meglio l’integrazione.
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