Negli ultimi anni, Google ha ricevuto numerose critiche riguardo alla gestione delle richieste di copyright su YouTube. Questa situazione ha dato vita a una vera e propria industria di entità senza scrupoli che cercano di sfruttare il sistema per ottenere una parte dei guadagni derivanti dai video. È evidente che Google è consapevole della gravità della sua gestione del copyright, ma ha fatto poco per affrontare il problema. Ciò ha portato le aziende ad abusare del copyright per rimuovere video che potrebbero rivelare informazioni scomode.
il caso del video di un whistleblower su adobe
Attualmente, Adobe sta cercando di far rimuovere un video contenente riprese di un evento aziendale, registrate da un whistleblower. La richiesta è stata giustificata con violazioni di copyright, ma Google ha immediatamente rimosso il video tramite un processo automatizzato, senza consultare il proprietario del canale o verificare i diritti sul contenuto.
la mancanza di giustificazione legale
Non sembra esserci alcuna base legale valida per cui Adobe possa rivendicare i diritti sul video, poiché non lo ha registrato né possiede i diritti d’autore. Questo solleva interrogativi sulla correttezza dell’azione intrapresa da Google nel supportare Adobe in questo abuso della legge sul copyright.
le leggi sul consenso nella registrazione
In alcune giurisdizioni, registrare qualcuno senza consenso può essere illegale; Questo non costituisce una violazione del copyright. Eventuali problematiche relative al consenso dovrebbero essere trattate dalle autorità competenti e non attraverso la rimozione automatica dei contenuti.
l’assenza di denunce da parte dei protagonisti del video
Se il CEO di Adobe o altri soggetti presenti nel video non hanno sporto denuncia o presentato reclami, ciò suggerisce che non ci siano state violazioni delle leggi sulla registrazione. Di conseguenza, Google potrebbe aver agito in modo inappropriato consentendo a Adobe di sfruttare la normativa sul copyright.
le conseguenze delle rimozioni per copyright
Quando un canale riceve una segnalazione per violazione del copyright, Google richiede la partecipazione a corsi informativi sulla legge sul copyright. Come evidenziato dal canale Lunduke Journal, è Google stesso a dover aggiornarsi sulle normative vigenti poiché nel caso specifico non sembra esserci stata alcuna violazione reale.
- Adobe (CEO coinvolto)
- Lunduke Journal (canale YouTube)
- Whistleblower (testimone chiave)
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