Recentemente, l’Unione Europea ha inflitto multe significative a due delle principali aziende tecnologiche statunitensi, Apple e Meta. In particolare, Apple ha subito una sanzione di 500 milioni di euro, mentre Meta è stata multata per 200 milioni di euro. Queste misure sono state adottate in risposta a pratiche commerciali ritenute problematiche da parte di entrambe le aziende.
le multe sotto il Digital Markets Act
Le recenti sanzioni rientrano nel contesto del Digital Markets Act, che conferisce all’Europa una maggiore autorità rispetto al passato per affrontare direttamente i colossi della tecnologia. Apple ha denunciato di essere stata “ingiustamente” presa di mira dalla Commissione Europea, esprimendo preoccupazioni riguardo ai potenziali rischi per la privacy e la sicurezza degli utenti. Secondo una dichiarazione dell’azienda, tali misure “nuocciono alla privacy e alla sicurezza dei nostri utenti, danneggiano i nostri prodotti e ci costringono a cedere gratuitamente la nostra tecnologia.”
la risposta della Casa Bianca
La Casa Bianca ha reagito alle multe imposte dall’UE contro Apple e Meta, definendo questo approccio come “una nuova forma di estorsione economica che non sarà tollerata dagli Stati Uniti.” Un portavoce ha sottolineato che “regolamenti extraterritoriali che mirano specificamente a indebolire le aziende americane ostacolano l’innovazione e favoriscono la censura.” Questa posizione evidenzia la convinzione del governo statunitense che l’Unione Europea stia oltrepassando i propri limiti con tali sanzioni.
cause delle multe
Nel caso di Apple, la multa deriva dal mancato rispetto degli obblighi verso gli sviluppatori dell’App Store. L’azienda era stata richiesta di consentire agli sviluppatori di impostare metodi di pagamento alternativi oltre ad Apple Pay, ma sembra non aver attuato questa misura in modo diffuso. D’altro canto, la sanzione a Meta è legata alla sua politica del “paga o consenti”, dove gli utenti europei possono scegliere se pagare per mantenere la propria privacy o accettare il tracciamento dei dati.
Teresa Ribera, nuovo capo antitrust dell’UE, si è dichiarata soddisfatta della decisione: “Invia un messaggio forte e chiaro… [Il DMA] protegge i consumatori europei.” La commissione ha affermato che sia Apple sia Meta hanno “deluso le aspettative.” Entrambe le aziende prevedono ricorsi contro le rispettive sanzioni.
- Apple
- Meta
- Teresa Ribera (capo antitrust UE)
- JD Vance (Vice Presidente degli Stati Uniti)
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