Attualmente, Google è coinvolta in un processo di tre settimane che potrebbe determinare le azioni necessarie da intraprendere a seguito della sconfitta nel caso riguardante il monopolio di Google Search. Tra le possibili soluzioni, vi è la vendita del browser Chrome.
In questo contesto, OpenAI ha manifestato interesse nell’acquisire Chrome, qualora Google fosse costretta a cederlo. Non è l’unica azienda interessata; recenti sviluppi hanno rivelato ulteriori potenziali acquirenti.
Interesse di Perplexity e DuckDuckGo per l’acquisto di Chrome
Sia Perplexity che DuckDuckGo hanno espresso interesse nell’acquisizione di Chrome. Il Chief Business Officer (CBO) di Perplexity, Dmitry Shevelenko, ha dichiarato durante il processo che la sua azienda sarebbe capace di gestire un browser delle dimensioni di Chrome senza compromettere la qualità o aumentare i costi.
Durante la testimonianza, gli è stato chiesto se ci fossero altre aziende in grado di operare un browser come Chrome e ha risposto affermativamente. Inoltre, quando gli è stato chiesto se Perplexity fosse interessata all’acquisto del browser, ha confermato: “Sì”.
Dichiarazioni del CEO di DuckDuckGo
Anche il fondatore e CEO di DuckDuckGo, Gabriel Weinberg, è stato chiamato a testimoniare. Ha commentato che non esiste una “soluzione semplice” al comportamento di Google. Quando interrogato sull’interesse dell’azienda ad acquistare Chrome, ha fatto alcune stime preliminari suggerendo che il valore del browser potrebbe superare i 50 miliardi di dollari.
Stima del valore di Chrome da parte del CEO di DuckDuckGo
Weinberg ha chiarito che questa cifra supera notevolmente il budget disponibile per DuckDuckGo. Quando gli è stata posta la domanda se sarebbero stati interessati all’acquisto “se il prezzo non fosse un problema”, la risposta è stata positiva: “Certo”.
Sebbene entrambi i dirigenti non abbiano fornito soluzioni concrete ai problemi legati a Google, concordano sul fatto che si tratta di una questione significativa.
Dmitry Shevelenko ha sottolineato l’importanza del ruolo svolto da Google come “portale alla conoscenza” e alle difficoltà attuali dovute all’obbligo d’uso dei prodotti Google.
- Dmitry Shevelenko – CBO di Perplexity
- Gabriel Weinberg – Fondatore e CEO di DuckDuckGo
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