Le recenti decisioni di Trump riguardo ai dazi doganali hanno generato notevoli preoccupazioni a livello globale. I dazi, in particolare per la Cina, hanno raggiunto un livello elevato del 145%, costringendo le aziende che importano prodotti dalla nazione asiatica a sostenere costi maggiori. Questo scenario ha colpito anche i grandi nomi della tecnologia, come Apple, che ha storicamente fatto affidamento sulla produzione cinese. Trump ha successivamente deciso di sospendere temporaneamente il piano tariffario per 90 giorni, affermando di voler supportare il CEO di Apple nella gestione delle conseguenze dei dazi.
In aggiunta, è stata comunicata l’esenzione temporanea dei dispositivi elettronici come smartphone e computer dai dazi imposti. Questa “assistenza” è ora oggetto di scrutinio da parte della senatrice Elizabeth Warren.
la senatrice warren interroga il ceo di apple riguardo all’esenzione dai dazi
Un documento ottenuto da Bloomberg riporta una lettera della Warren indirizzata al CEO di Apple, Tim Cook, nella quale si mette in discussione il modo in cui l’azienda sia riuscita ad ottenere esenzioni tariffarie. La lettera evidenzia: “Le circostanze attorno alle esenzioni di Apple sollevano nuove preoccupazioni riguardo all’influenza esercitata dalle grandi corporazioni ben collegate e alla loro capacità di ottenere favori speciali dal Presidente Trump.”
Warren prosegue affermando: “Al meglio, il suo impegno per eliminare i dazi sui prodotti Apple e la successiva decisione del Presidente Trump creano l’apparenza di improprietà. Rapporti recenti sollevano domande serie sull’estensione con cui gli interessi aziendali possono utilizzare denaro e influenza per assicurarsi esenzioni tarifarie non disponibili per le piccole imprese.”
Questa non è la prima volta che viene messa in discussione la relazione tra Apple e Trump. In precedenza, durante l’insediamento presidenziale, Apple aveva donato 1 milione di dollari al fondo inaugurale di Trump. Anche altre aziende tecnologiche come Google, Meta, Microsoft e Amazon avevano effettuato donazioni simili; tali azioni sono state scrutinizzate per capire se servissero a ottenere favori dal nuovo presidente statunitense.
I vantaggi tariffari concessi attualmente sono solo temporanei. Sebbene inizialmente fosse stato annunciato che smartphone e computer sarebbero stati esenti dai dazi, l’amministrazione ha successivamente chiarito che tale esenzione è provvisoria e che un piano tariffario specifico per i semiconduttori verrà presentato in seguito; questo probabilmente includerà anche i dispositivi elettronici menzionati.
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