Negli ultimi tempi, Google si trova al centro di una nuova polemica riguardante la gestione della propria forza lavoro. La nota azienda tecnologica di Mountain View, tra le più grandi al mondo, ha recentemente implementato un approccio ibrido che obbliga alcuni dipendenti a tornare in ufficio.
Impatto della pandemia del 2020 sul modo di lavorare
La pandemia globale da COVID-19 ha trasformato radicalmente il panorama lavorativo. A causa delle restrizioni e delle misure di sicurezza, molte aziende hanno adottato lo smart working come soluzione per garantire la continuità operativa. In particolare, il settore tecnologico ha dimostrato una grande flessibilità, permettendo ai propri dipendenti di lavorare da casa tramite strumenti digitali.
Questa nuova modalità ha portato i lavoratori a modificare le loro abitudini quotidiane, spostandosi anche in località lontane dai luoghi di lavoro. Sembra che l’industria tech stia ora effettuando una “correzione” rispetto alle pratiche adottate durante la pandemia, colpendo in particolare coloro che avevano scelto il lavoro completamente remoto.
Dipendenti Google costretti a tornare in ufficio tre volte a settimana
Secondo un rapporto di CNBC, alcuni dipendenti che avevano ottenuto l’approvazione per lavorare da remoto sono stati invitati a tornare negli uffici Google. Questa decisione è stata comunicata attraverso notifiche inviate dalle diverse unità aziendali.
Non è la prima volta che Google attua licenziamenti o programmi di uscita volontaria; nel 2023 sono stati tagliati circa 12.000 posti di lavoro nella divisione cloud, pari al 6% della forza lavoro globale. Attualmente, i lavoratori remoti in alcune aree devono recarsi in ufficio almeno tre volte alla settimana per mantenere il proprio impiego.
Un portavoce dell’azienda ha precisato che questa non rappresenta una politica generale ma riguarda specifiche divisioni. L’importanza della collaborazione in presenza è stata sottolineata come fondamentale per l’innovazione e la risoluzione dei problemi complessi.
Aree aziendali coinvolte
Il rapporto menziona diversi team all’interno di Google interessati da queste nuove disposizioni:
- Google Technical Services: I dipendenti sono sotto pressione per recarsi in ufficio tre giorni alla settimana o accettare un pacchetto d’uscita volontaria.
- People Operations (HR): Il personale deve seguire l’approccio ibrido se risiede entro 50 miglia dagli uffici Google negli Stati Uniti; chi vive oltre tale distanza può mantenere il contratto attuale ma senza possibilità di promozioni.
- Divisione AI: Sergey Brin ha comunicato ai lavoratori che devono essere presenti in ufficio ogni settimana per raggiungere livelli ottimali di produttività.
L’azienda ha promosso programmi d’uscita volontaria già da tempo e continua a farlo per incentivare i dipendenti ad adattarsi al nuovo modello lavorativo proposto.
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