Gemini di google deepmind: il futuro dell’agi e della consapevolezza artificiale

intervista a demis hassabis, CEO di google deepmind

Un’intervista recente con Demis Hassabis, CEO di Google DeepMind, ha fornito interessanti spunti su ciò che attende il futuro dell’intelligenza artificiale. Durante la conversazione, sono emersi dettagli sul progetto Astra e sulle potenzialità del modello AI Gemini.

novità sul progetto astra

Nel corso dell’intervista, è stata mostrata una demo dell’app Project Astra, attualmente disponibile per un gruppo selezionato di tester. Un aspetto degno di nota è stato l’inizio della comunicazione da parte di Astra: “Ciao, Scott. È bello rivederti.” A differenza della versione interna di Gemini Live, questa app possiede capacità mnemoniche avanzate. Essa ricorda i dettagli chiave delle conversazioni precedenti per migliorare il contesto e la personalizzazione. Inoltre, offre una “memoria” limitata a 10 minuti per le interazioni correnti.

sviluppi futuri di gemini

Google DeepMind sta lavorando per formare il modello AI chiamato Gemini affinché non si limiti a fornire informazioni ma possa anche agire concretamente nel mondo reale, come prenotare biglietti o effettuare acquisti online. Questo approccio sembra essere in linea con le anticipazioni relative al Project Mariner, menzionato in precedenza da Sundar Pichai.

la visione del futuro secondo hassabis

Nell’intervista, Hassabis ha espresso la sua convinzione che l’Intelligenza Artificiale Generale (AGI) sarà realizzabile entro 5-10 anni. Rispondendo riguardo alle aspettative per il 2030, ha affermato:

… avremo un sistema che comprende tutto ciò che ci circonda in modi molto sfumati e profondi e sarà integrato nella vita quotidiana.

sull’autocoscienza nei sistemi AI

Hassabis è stato interrogato sulla possibilità che Google DeepMind stia sviluppando un sistema autocosciente. Ha risposto chiarendo che nessuno degli attuali sistemi può considerarsi consapevole o cosciente. Ha aggiunto:

Potreste acquisire implicitamente una certa forma di autocoscienza; è possibile che questi sistemi inizino a comprendere il concetto di sé e degli altri.

L’intervistatore ha poi sottolineato due motivi per cui gli esseri umani si percepiscono come coscienti: comportamenti simili tra individui e la comune composizione biologica. Hassabis ha concluso evidenziando la differenza fondamentale tra umani e macchine riguardo alla loro struttura materiale.

ospiti presenti nell’intervista

  • Demis Hassabis – CEO di Google DeepMind
  • Scott – intervistatore su 60 Minutes

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