Un gruppo di aziende britanniche ha avviato un’azione legale contro Google, con richieste che potrebbero ammontare a ben 5 miliardi di sterline. Secondo il ricorso presentato mercoledì 16 aprile, Google è accusata di abusare della sua posizione dominante nel mercato delle ricerche per limitare la concorrenza.
Le accuse del nuovo contenzioso legale contro Google
L’azione legale afferma che migliaia di imprese nel Regno Unito non hanno alternative valide quando si tratta di pubblicità. Come evidenziato da Or Brook, un professionista legale che rappresenta le aziende danneggiate, “oggi le aziende e organizzazioni britanniche, grandi o piccole, hanno quasi nessuna scelta se non quella di utilizzare gli annunci Google per promuovere i loro prodotti e servizi”.
Il caso è supportato dallo studio legale Geradin Partners, che sostiene come Google si stia ponendo come “l’unica opzione praticabile” per la pubblicità nelle ricerche, aumentando al contempo i prezzi. Questa situazione consente a Google di stabilire tariffe senza possibilità di contestazione da parte delle imprese britanniche, costrette a pagare quanto richiesto per mantenere visibilità sul mercato.
I precedenti legali di Google
Questo non rappresenta il primo problema legale affrontato da Google negli ultimi anni. L’azienda ha già subito numerosi contenziosi e alcuni sono ancora in corso. Recentemente, Google ha risolto una causa collettiva durata anni con un costo finale di 100 milioni di dollari.
Non è nemmeno la prima azione legale basata nel Regno Unito riguardo alla dominanza nelle ricerche; lo scorso anno era stata presentata una denuncia simile presso il Tribunale Competitivo del Regno Unito per un valore complessivo di 7 miliardi di sterline, ancora in attesa di risoluzione. Inoltre, l’azienda sta cercando di appellarsi in merito al caso relativo al Play Store.
La risposta ufficiale di Google
Nella propria difesa, Google descrive questa nuova azione legale come “un altro caso speculativo e opportunistico”. L’azienda ha dichiarato che non si opporrà vigorosamente all’accusa ma è improbabile che accetti passivamente eventuali richieste economiche senza alcuna contestazione.
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