Perché i telefoni solari non hanno avuto successo

La recente edizione del MWC 2025 ha visto la presentazione di diversi dispositivi innovativi da parte dell’azienda cinese Infinix. Tra questi, un particolare smartphone dotato di celle solari integrate ha suscitato notevole interesse, coprendo gran parte della superficie posteriore del dispositivo e promettendo fino a 2W di potenza in condizioni ottimali. Questa soluzione appare allettante, considerando che anche i telefoni con la migliore autonomia non superano generalmente un paio di giorni tra una ricarica e l’altra. Nessun produttore di smartphone ha ancora commercializzato un dispositivo Android con ricarica solare. Quali sono le ragioni alla base di questa mancanza?

quanto potere possono generare le celle solari

spoiler: non molto su un telefono

Il concetto di sfruttare l’energia solare è affascinante poiché la luce del sole è abbondante in molte aree del mondo e offre energia praticamente gratuita quando si dispone della tecnologia adeguata per raccoglierla. Anche le migliori celle solari disponibili catturano solo circa il 25% dell’energia che raggiunge la Terra, equivalenti a circa 240W per metro quadrato o 22W per piede quadrato. Pertanto, un pannello solare all’avanguardia delle dimensioni di uno smartphone Samsung Galaxy S25 Ultra potrebbe generare al massimo 3W.

Anche il concetto di telefono alimentato da energia solare proposto da Infinix produce al massimo 2W. Per comprendere meglio, una batteria da 5.000mAh richiederebbe oltre nove ore per essere completamente ricaricata tramite una fonte di potenza da 2W, assumendo efficienza perfetta. Al contrario, modelli più economici come i telefoni Galaxy supportano ricariche cablate fino a 25W, rendendo evidenti i limiti delle celle solari integrate.

  • Infinix (concetto telefonico)
  • Samsung Galaxy S25 Ultra
  • Batterie da 5.000mAh

perché non si desidera una cella solare sul retro del telefono

i sacrifici da fare

Integrare un pannello solare sul retro di uno smartphone comporta numerosi compromessi significativi. Innanzitutto, il produttore dovrebbe aumentare lo spessore del dispositivo o ridurre la capacità della batteria per fare spazio alle celle fotovoltaiche. Inoltre, l’inserimento di un pannello solare renderebbe impossibile la ricarica wireless. La questione della durabilità è altrettanto rilevante: le celle solari sono fragili e proteggerle con una custodia protettiva vanificherebbe il loro scopo.

Un altro aspetto critico riguarda l’esposizione alla luce diretta del sole necessaria per raggiungere il picco della potenza generata; in assenza di tale esposizione o sotto illuminazione interna, l’efficienza diminuisce drasticamente.

  • Aumento dello spessore del dispositivo
  • Riduzione della capacità della batteria
  • Difficoltà nella ricarica wireless
  • Fragilità delle celle fotovoltaiche

alcune aziende lo hanno fatto comunque

Nonostante le difficoltà tecniche e pratiche, alcune aziende hanno già introdotto telefoni alimentati dall’energia solare nel mercato. Nokia fu pioniera nel 1997 con il modello Nokia 1610/1611 dotato di batteria rimovibile con cella solare opzionale; successivamente nel 2009 Samsung presentò i modelli E1107 e S7550 mentre LG propose il GD510 Pop.

Questi dispositivi non hanno avuto seguito negli anni successivi suggerendo che l’interesse degli utenti fosse limitato; infatti, gli utenti potrebbero aver trovato insoddisfacente la quantità minima di energia prodotta dalle celle fotovoltaiche.

il futuro è luminoso ma non per i telefoni

L’utilizzo dell’energia solare presenta reali opportunità in vari ambiti applicativi ma integrare celle fotovoltaiche negli smartphone attuali comporta troppi svantaggi rispetto ai benefici percepiti dagli utenti. Concetti alternativi come quello dei laptop alimentati dal sole potrebbero avere maggior successo grazie alla loro superficie più ampia e quindi maggiore produzione energetica.

  • Nokia 1610/1611 (1997)
  • Samsung E1107 (2009)
  • S7550 (2009)
  • LG GD510 Pop (2009)

I progressi nelle tecnologie delle batterie stanno portando a prodotti sempre più longevi sul mercato; alcuni smartphone già adottano chimiche innovative che offrono densità energetica superiore senza compromettere lo spessore dei dispositivi.

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