Dipendenti Google pagati per non lavorare
Secondo quanto riportato da Business Insider, la competizione tra Google e altre aziende del settore AI come OpenAI è così intensa che l’azienda sta optando per questa misura estrema. La motivazione principale dietro questa scelta è il desiderio di mantenere i propri dipendenti chiave all’interno dell’organizzazione.
Aggressive noncompete agreements nel Regno Unito
Nell’ambito della divisione DeepMind, si segnala l’uso di noncompete agreements molto severi, specialmente per i dipendenti situati nel Regno Unito. Questi accordi impediscono ai lavoratori di accettare offerte da aziende concorrenti, creando così un vincolo significativo.
Contesto normativo diverso tra USA e UK
Mentre negli Stati Uniti la FTC ha vietato la maggior parte dei contratti di non concorrenza lo scorso anno, questa normativa non si applica nel Regno Unito. Pertanto, il problema persiste soprattutto presso la sede londinese di DeepMind.
Difficoltà dei dipendenti con le clausole di non concorrenza
Un ulteriore aspetto interessante proviene dal vicepresidente dell’AI di Microsoft, che ha condiviso pubblicamente le preoccupazioni espresse dai dipendenti di DeepMind riguardo alla loro incapacità di superare queste clausole restrittive.
La competizione nel settore AI è agguerrita
L’intensità della competizione nel campo dell’intelligenza artificiale è evidente. Google sembra disposto a investire risorse significative pur di mantenere i propri talenti al fine di evitare che vengano assunti da rivali. È probabile che anche altre aziende stiano adottando strategie simili per proteggere i propri asset umani.
- Dipendenti della divisione AI di Google
- Membri del team DeepMind
- Vicepresidente dell’AI Microsoft
- Pubblicazioni come Business Insider e TechCrunch
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