Riepilogo: Il presidente Donald Trump ha nuovamente deciso di posticipare il divieto di TikTok, che è stato in discussione per diversi mesi. L’app avrà ulteriori 75 giorni negli Stati Uniti prima del prossimo divieto o estensione.
TikTok continua a trovarsi in una situazione precaria, già da diverso tempo. Il suo futuro era incerto fin dai giorni finali dell’amministrazione Biden, ma l’intervento di Trump ha prolungato la sua permanenza. Diverse aziende hanno manifestato interesse ad acquisire la piattaforma di condivisione video americana. Tra queste figurano Amazon, Oracle e Perplexity. Anche il noto YouTuber MrBeast ha creato un gruppo di investitori per tentare l’acquisto.
Sembra che ByteDance, proprietario di TikTok, non sia intenzionato a vendere. Questa situazione si protrae da oltre un anno e l’azienda non sembra disposta a cedere il controllo.
La vendita della divisione americana di TikTok comporterebbe che tutti i dati raccolti sui cittadini statunitensi siano conservati sul suolo americano. Inoltre, l’azienda che gestisce la divisione americana avrebbe voce in capitolo sull’utilizzo dei dati stessi. Ad esempio, Perplexity intende modificare radicalmente il funzionamento del proprio algoritmo di ricerca.
il divieto di tiktok è stato posticipato ancora una volta
Per chi non fosse familiare con gli ordini esecutivi, è opportuno notare che da quando è tornato in carica, Trump ne ha firmati numerosi, quasi quanto le sue tariffe commerciali. Un nuovo rapporto rivela che Trump ha firmato un ordine esecutivo per prolungare la permanenza di TikTok negli Stati Uniti per ulteriori 75 giorni mentre l’amministrazione cerca di risolvere la questione. Nonostante Trump avesse dichiarato che avrebbe considerato una riduzione della pesante tariffa del 34% sulle merci cinesi se ByteDance avesse venduto la propria quota statunitense, la compagnia si è rifiutata. Questo ha lasciato a Trump poche opzioni disponibili.
L’ultima estensione sarebbe scaduta questo fine settimana; pertanto, ha firmato l’ordine per prolungare il termine.
Tale decisione sposta il termine a metà giugno e l’amministrazione spera di raggiungere un accordo prima di tale data.
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