Recenti scoperte nel campo dell’astronomia hanno portato alla cattura delle prime immagini dirette dell’aurora di Nettuno, grazie all’impiego del James Webb Space Telescope (JWST). Questo risultato rappresenta un importante traguardo per la scienza, che continua ad esplorare l’universo in modi innovativi e sorprendenti.
l’aurora di nettuno osservata dal james webb
In precedenza, il fenomeno aurorale su Nettuno era oggetto di sole speculazioni. Fenomeni simili si erano già registrati su altri pianeti come Terra, Giove, Saturno e Urano. Le ipotesi erano emerse grazie a indizi forniti dalla sonda Voyager 2, durante il suo breve sorvolo di Nettuno. Le tecnologie obsolete non consentivano la cattura di fotografie dirette dell’aurora di questo pianeta. La situazione è cambiata con l’osservazione effettuata dal telescopio Webb.
“Solo grazie alla sensibilità nella banda vicino-infrarossa del Webb è possibile catturare realmente l’attività aurorale di Nettuno”, ha dichiarato Henrik Melin, ricercatore presso l’Università del Northumbria nel Regno Unito. Il chiarore delle immagini ottenute ha colpito il ricercatore che ha condotto questo studio mentre lavorava all’Università di Leicester.
le caratteristiche intriganti dell’aurora e i dati acquisiti dal james webb
L’aurora su Nettuno presenta differenze rispetto a quelle riscontrate su altri pianeti come Terra, Giove e Saturno. Invece di manifestarsi principalmente ai poli, essa appare in posizioni casuali nelle latitudini medie del pianeta. Gli scienziati attribuiscono questa peculiarità al campo magnetico inclinato e non centrato di Nettuno. Al contrario, il campo magnetico terrestre è meglio allineato rispetto all’asse planetario, favorendo così l’attrazione delle particelle solari verso i poli e generando aurore in quelle aree.
Per la prima volta dall’incontro della Voyager 2 nel 1989, sono state misurate anche le temperature atmosferiche superiori di Nettuno. I risultati indicano un abbassamento della temperatura superiore di centinaia di gradi Celsius; nel 2023 la temperatura era poco oltre la metà rispetto a quella registrata nel ’89. Questa diminuzione potrebbe spiegare le difficoltà nell’osservazione delle aurore: temperature più elevate comportano una maggiore attività delle particelle e aurore più brillanti; al contrario temperature più basse portano a meno ioni energetici e aurore meno luminose.
Astronomi continueranno a utilizzare il telescopio Webb per approfondire lo studio di Nettuno nella speranza di ottenere ulteriori informazioni su uno dei pianeti più misteriosi del Sistema Solare.
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