Recenti sviluppi nel campo della medicina hanno portato a un significativo progresso nella trapiantologia con l’uso di organi animali. Un team di scienziati ha effettuato un trapianto di fegato di maiale geneticamente modificato in un essere umano, segnando una pietra miliare importante nel settore degli organi interspecie. Questo intervento, sebbene sia durato solo dieci giorni, ha dimostrato la fattibilità dell’utilizzo di organi animali per i pazienti in attesa di trapianto.
genetica e innovazione: il cuore della ricerca
Il gruppo di ricerca ha impiegato fegati provenienti da maiali che erano stati modificati tramite sei alterazioni genetiche. Questi cambiamenti mirano principalmente a ridurre la risposta immunitaria del corpo umano verso gli organi suini. Una delle principali modifiche è stata l’eliminazione del gene responsabile della produzione delle molecole di alpha-gal, le quali causano il rigetto degli organi da parte dell’organismo umano.
Inoltre, sono stati apportati aggiustamenti a geni coinvolti nella coagulazione del sangue e nella regolazione immunitaria, permettendo al fegato suino di adattarsi meglio all’ambiente corporeo umano. Grazie alle recenti tecnologie come CRISPR, tali interventi sono diventati possibili e hanno mostrato risultati promettenti: il fegato ha iniziato a produrre bile due ore dopo il trapianto e ha funzionato correttamente per dieci giorni.
potenziale terapeutico dei trapianti temporanei
Un aspetto rilevante emerso dallo studio è che il fegato originale del paziente è rimasto intatto durante tutto l’esperimento. Ciò suggerisce che gli organi suini potrebbero rappresentare una forma di “terapia transitoria”, utile mentre i pazienti attendono un trapianto definitivo o necessitano supporto per recuperare la funzionalità epatica. Attualmente, circa 80 pazienti a Hong Kong sono in lista d’attesa per un fegato, con tempi medi d’attesa molto lunghi; questa tecnologia potrebbe alleviare la carenza di organi disponibili.
- Pazienti in attesa: circa 80
- Media d’attesa: prolungata
- Possibile soluzione alla carenza di organi
situatione attuale nei trapianti interspecie
Questo non è il primo tentativo da parte dei ricercatori nel campo dei trapianti interspecie. Negli anni recenti, ci sono stati esperimenti con reni e cuori di maiale come ultime risorse per malattie terminali. Attualmente, solo due riceventi sono sopravvissuti dopo tali interventi; uno dei più notabili è Towana Looney, che ha ricevuto un rene suino nel novembre 2024 ed è vivo da oltre quattro mesi.
Sebbene siano previsti ampi studi clinici a breve termine, esperti esterni avvertono che raggiungere tassi di sopravvivenza comparabili agli organi umani donati richiederà tempo. Questa nuova tecnologia potrebbe contribuire parzialmente a risolvere il problema globale della scarsità di organi donati. A Hong Kong, la percentuale di donazioni resta bassa; nel 2023 si sono registrate solo 52 donazioni post-mortem rispetto alla domanda effettiva.
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