L’Unione Europea sta progressivamente smantellando il giardino recintato di Apple. Secondo un recente annuncio dell’UE, l’obiettivo è quello di ampliare l’accesso all’ecosistema iOS per le aziende e gli sviluppatori terzi.
apertura di iOS
Attualmente, l’UE richiede ad Apple di permettere una maggiore integrazione da parte di terzi in iOS. Più specificamente, si chiede che Apple consenta ai dispositivi esterni di accedere alle notifiche iOS e di creare alternative ai servizi AirDrop e AirPlay.
Se questa legge verrà approvata, i futuri dispositivi iOS potranno comunicare senza fili con altri apparecchi senza dover utilizzare metodi complessi. Ad esempio, la Oppo ha sviluppato un metodo che consente al suo Find N5 di interagire con dispositivi iOS e Mac per il controllo remoto e la condivisione file; Non è ancora fluido come AirPlay o AirDrop.
L’UE richiede anche che Apple supporti tecnologie future simili a quelle già esistenti. Questa richiesta non appare particolarmente gravosa, dato che Apple sembra favorevole all’interconnettività. Infatti, l’azienda ha collaborato con Amazon, Google e la Zigbee Alliance per fondare Matter, un’iniziativa volta a unificare e standardizzare i sistemi per le case intelligenti.
altre richieste dell’ue
Questa non è la prima richiesta dell’UE finalizzata ad aprire l’ecosistema iOS. Precedentemente sono state introdotte leggi che hanno costretto Apple a modificare alcune pratiche. Tra queste vi sono l’accesso agli store di app alternativi e l’implementazione della porta USB-C negli iPhone. Recentemente, è stata proposta una normativa che obbligherebbe Apple a consentire una migliore compatibilità tra dispositivi non appartenenti alla linea Apple Watch sugli iPhone.
Diversi smartwatch e fitness tracker possono già funzionare con gli iPhone; Presentano limitazioni rispetto all’Apple Watch in termini di connessione e funzionalità. La proposta richiederà ad Apple maggiore trasparenza nei confronti degli sviluppatori riguardo alle caratteristiche disponibili.
Apple ha rilasciato una dichiarazione in risposta alle normative europee affermando: “Le decisioni odierne ci avvolgono in burocrazia, rallentando la nostra capacità di innovare per gli utenti in Europa e costringendoci a cedere le nostre nuove funzionalità gratuitamente a società che non devono seguire le stesse regole. Questo danneggia sia i nostri prodotti sia gli utenti europei.”
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