Il recente lancio di DeepSeek ha suscitato notevoli reazioni nel settore dell’intelligenza artificiale. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non sono stati i servizi AI concorrenti a subire le conseguenze più gravi. Infatti, la vera vittima è stata NVIDIA, il cui valore azionario ha registrato un crollo significativo in sole 24 ore. Il CEO dell’azienda ha affermato che vi è una comprensione errata delle reali esigenze computazionali di DeepSeek.
l’effetto DeepSeek e l’impatto su NVIDIA
L’“effetto DeepSeek” è stato alimentato dalle dichiarazioni della società riguardo al suo investimento nella formazione del modello R1, stimato intorno ai $6 milioni. Questa cifra rappresenta solo una piccola parte degli investimenti effettuati da altre importanti aziende nel campo dell’AI. Come principale fornitore mondiale di hardware per intelligenza artificiale, NVIDIA ha subito il colpo maggiore. Gli investitori hanno cominciato a mettere in dubbio la reale potenza computazionale necessaria allo sviluppo dell’intelligenza artificiale, portando a massicci sell-off e a una riduzione della valutazione aziendale di ben $600 miliardi in un giorno.
le affermazioni del CEO di NVIDIA sul modello DeepSeek R1
Successivamente, esperti del settore hanno iniziato a mettere in discussione le effettive spese di DeepSeek per l’intelligenza artificiale. Si stima che la società cinese abbia investito circa $1.6 miliardi. Durante un’intervista con CNBC, Jensen Huang, CEO di NVIDIA, ha dichiarato che il modello R1 consuma “100 volte più potenza computazionale rispetto a un’AI non ragionante.” Huang ha sottolineato come questa affermazione fosse opposta alle conclusioni generali. Il modello R1 è progettato per competere con GPT-o1 e offre risposte più complete e accurate, risultando particolarmente utile nei settori della ricerca su argomenti complessi.
I progetti futuri di NVIDIA
Nella stessa intervista, Huang ha accennato ad alcuni dei progetti attualmente in fase di sviluppo presso NVIDIA. Ha rivelato che l’azienda sta lavorando su nuove infrastrutture AI per la robotica e il business. Inoltre, ha evidenziato come l’interesse nel campo dell’AI si stia spostando dai modelli generativi verso quelli ragionanti. Infine, prevede che gli investimenti globali nella computazione raggiungeranno un trilione di dollari entro la fine del decennio, con gran parte delle risorse destinate allo sviluppo dell’intelligenza artificiale.
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