Le applicazioni di stalkerware rappresentano un concetto preoccupante nel panorama tecnologico attuale. L’installazione di tali software può portare a conseguenze gravi, come il furto e la diffusione delle informazioni personali su Internet. Recentemente, TechCrunch ha rivelato una violazione dei dati che ha esposto i registri di quasi due milioni di persone collegate all’app SpyX, utilizzata per il monitoraggio degli iPhone.
violazione massiccia dei dati di SpyX
Secondo quanto riportato da TechCrunch, la violazione avvenuta a giugno 2024 non era stata segnalata fino ad ora. Non ci sono indicazioni che gli operatori di SpyX abbiano mai informato i clienti o le vittime del spyware coinvolti. Questo è particolarmente inquietante poiché SpyX rappresenta la venticinquesima operazione di sorveglianza mobile dal 2017 a subire una violazione dei dati. Se ciò non scoraggia dall’utilizzo di queste app, poco altro potrà farlo.
Il ricercatore di sicurezza Troy Hunt, fondatore del servizio di notifica sulle violazioni dei dati “Have I Been Pwned”, ha confermato l’accaduto. Ha individuato due file contenenti 1,97 milioni di record unici associati a account. Il pacchetto includeva indirizzi email correlati, per la maggior parte legati a SpyX. Secondo Hunt, circa il 40% degli indirizzi email trapelati erano già presenti nel database di Have I Been Pwned.
Successivamente, Hunt ha confermato l’accuratezza delle informazioni con diversi abbonati al suo servizio. Google ha rimosso un’estensione per Chrome collegata a SpyX.
Un portavoce di Google, Ed Fernandez, ha dichiarato: “Le politiche dello Store Chrome e del Google Play Store vietano chiaramente codice malevolo, spyware e stalkerware; se riscontriamo violazioni adottiamo le misure appropriate. Se un utente sospetta che il proprio account Google sia stato compromesso, deve seguire immediatamente i passaggi raccomandati per metterlo in sicurezza.”
il rischio dello stalkerware
Per chi non fosse familiare con il termine, le app stalkerware sono software progettati per tracciare la posizione delle persone e accedere ai contenuti dei loro dispositivi. Queste applicazioni si presentano spesso come strumenti parentali utili per monitorare i figli ma risultano invasive e raccolgono dati superflui.
SpyX non è l’unica app stalkerware ad aver compromesso i dati degli utenti Android e iPhone; precedentemente si era parlato anche dell’app Spyzie, che aveva subito una violazione simile con esposizione dei dati su migliaia di utenti.
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