Le autorità belghe hanno avviato un’indagine su Huawei, colosso tecnologico cinese, in merito a presunti casi di corruzione che coinvolgono funzionari del Parlamento europeo. Le operazioni di ricerca hanno avuto luogo presso la sede di Bruxelles della società e in altre 20 località nelle regioni fiamminga e vallona del Belgio, oltre che in Portogallo, portando all’arresto di diverse persone.
indagine su presunti atti di corruzione
Il team investigativo belga ha dichiarato che l’inchiesta si concentra su accuse riguardanti somme illecite, documentazione falsa e crimini finanziari. Si sospetta che i lobbisti di Huawei abbiano corrotto alcuni eurodeputati per influenzare decisioni favorevoli all’azienda.
Nel corso dell’indagine, un giudice ha disposto la chiusura degli uffici di due assistenti legati al caso. Tra i principali sospettati figura Valerio Ottati, 41 anni, responsabile delle Relazioni Pubbliche dell’Unione Europea per Huawei. Ottati ha precedentemente lavorato con due eurodeputati italiani nel settore delle normative relative alla Cina.
Fonti indicano che Ottati non possedeva competenze tecniche specifiche e sarebbe stato scelto da Huawei principalmente per le sue connessioni politiche, sollevando interrogativi sulle modalità con cui l’azienda cerca di influenzare le istituzioni europee.
perquisizioni e dettagli dell’indagine
Nella mattinata di giovedì scorso sono state effettuate perquisizioni in numerosi indirizzi a Bruxelles, nelle Fiandre, nella Vallonia e in Portogallo per raccogliere prove relative alla presunta corruzione. I pubblici ministeri ritengono che fino a 15 attuali ed ex eurodeputati potrebbero essere coinvolti. Durante le operazioni sono stati sequestrati documenti e dispositivi elettronici.
L’ufficio del procuratore belga ha affermato: “Come previsto dalla procedura, il presidente del Parlamento Europeo è stato informato della situazione.” Gli investigatori hanno contattato il Parlamento europeo, il quale ha confermato la ricezione di una richiesta di collaborazione dalle autorità belghe.
conseguenze potenziali dell’indagine sulla corruzione su Huawei
Questo nuovo caso ha sollevato preoccupazioni riguardo alla possibile corruzione all’interno del Parlamento europeo. Daniel Freund, esponente dei Verdi ed autore del rapporto etico sull’Unione Europea, ha evidenziato come la corruzione continui a rappresentare una seria minaccia a Bruxelles.
- Daniel Freund – Eurodeputato dei Verdi
- Manon Aubry – Co-presidente del gruppo della Sinistra nel Parlamento Europeo
- Nicholas Aiossa – Direttore Politica e Advocacy presso Transparency International
sorveglianza sui rischi legati a Huawei nella sicurezza europea
Sebbene la Commissione Europea non abbia commentato direttamente l’indagine sulla corruzione, ha espresso preoccupazioni riguardo ai rischi associati al ruolo di Huawei nelle reti 5G europee. Thomas Regnier, portavoce della Commissione Europea, ha sottolineato come Huawei presenti rischi significativamente più elevati rispetto ad altri fornitori 5G.
sviluppo continuo dell’inchiesta e conseguenze future
L’inchiesta sulla corruzione relativa a Huawei continua mentre gli ufficiali valutano se le presunte tangenti abbiano influito sulle normative europee a favore della società. Qualora emergessero prove sostanziali a supporto delle accuse, potrebbero sorgere gravi ripercussioni sia per Huawei sia per i membri del Parlamento europeo coinvolti nel caso. La situazione attuale potrebbe compromettere ulteriormente la fiducia nell’istituzione parlamentare europea.
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