Nel mese di settembre, Google ha comunicato alcune modifiche alle API di Google Photos, le quali entreranno in vigore a breve. Le variazioni riguardano principalmente aspetti minori, come le modalità di caricamento e recupero delle immagini dalla libreria di Photos da parte delle app.
Una modifica in particolare suscita preoccupazione: Google Photos non consentirà più alle applicazioni di terze parti di accedere all’intera libreria fotografica. Sebbene questa scelta migliori la privacy degli utenti, impedendo l’accesso indiscriminato a immagini personali da parte di app poco affidabili, essa compromette anche l’integrazione con alcuni dispositivi collegati, come il fot frame Aura, utilizzato da diversi anni.
Una modifica sgradita
Fino a questo mese, l’applicazione companion per i frame Aura permetteva agli utenti di concedere accesso solo a specifici album creati in Google Photos. Con un gran numero di foto organizzate in vari album, la funzionalità consentiva al frame Aura di aggiornarsi automaticamente con le nuove immagini aggiunte. Questa integrazione è stata disattivata.
Cosa comporta questo cambiamento
A partire da oggi, qualsiasi foto precedentemente trasferita ai frame Aura rimarrà disponibile; L’aggiunta di nuove immagini agli album sincronizzati non sarà più automatica. Ora è necessario selezionare manualmente le foto dalla libreria per condividerle con il frame.
Questa modifica potrebbe sembrare insignificante ma può influenzare notevolmente l’esperienza d’uso del dispositivo. Ad esempio, gli utenti che condividono album su Google Photos potrebbero trovare difficile mantenere aggiornati i loro schermi senza passaggi aggiuntivi.
Non ci sono veramente soluzioni
Aura ha sottolineato che la sincronizzazione tramite iCloud funziona in modo simile all’integrazione precedente con Google Photos; Ciò potrebbe non essere vantaggioso per gli utenti Android. Per chi desidera ripristinare la comodità offerta da Google Photos potrebbe essere opportuno considerare un Nest Hub come alternativa.
- Aura Frame
- Nest Hub Max
- Chromecast con Google TV
- Pixel Tablet
- Dispositivi Cozyla
I cambiamenti apportati da Google hanno reso obsoleti alcuni aspetti dei dispositivi esistenti e rappresentano una sfida per aziende come Aura che si trovano ad affrontare queste modifiche senza possibilità d’intervento. Questo porta a una frustrazione diffusa tra gli utenti e mette in discussione l’utilizzo futuro dei prodotti interessati.
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