Negli ultimi due anni, il Wireless Power Consortium (WPC) ha presentato il Qi2, uno standard di ricarica wireless magnetica che prometteva di introdurre funzionalità simili a quelle di MagSafe nei dispositivi Android. Nonostante le aspettative iniziali, l’adozione del Qi2 si è rivelata piuttosto deludente. Si analizzano ora le ragioni dietro a questa stagnazione e le possibili evoluzioni future.
1. Il mercato non è ancora pronto
La maggior parte degli utenti di smartphone non ha familiarità con il Qi2 e molti ignorano la sua esistenza. La principale limitazione attuale è che offre solo 15W di potenza di ricarica, equivalente allo standard Qi tradizionale, senza un reale vantaggio in termini di velocità. Questo ha reso difficile per gli accessori basati su Qi2 trovare un pubblico interessato.
- La potenza massima è limitata a 15W.
- Accessori come portafogli o batterie esterne non sono ampiamente utilizzati.
- Pochi utenti vedono un reale valore nell’adozione della tecnologia.
2. Qi2 e l’illusione del controllo
Sebbene il Qi2 sia uno standard aperto, Apple ha giocato un ruolo significativo nel suo sviluppo, rendendo i suoi accessori compatibili con i dispositivi Android. Questo solleva interrogativi riguardo al perché i produttori Android dovrebbero adottare una tecnologia in cui hanno avuto poca voce in capitolo. L’influenza di Apple potrebbe frenare l’adozione da parte dei principali marchi come Samsung e Xiaomi.
Limitazioni tecniche e strategiche
L’attuale limite di 15W è considerato obsoleto rispetto ai progressi delle tecnologie proprietarie offerte da altri marchi, creando resistenza all’implementazione del Qi2.
3. L’integrazione del Qi2 richiede tempo
Aggiungere un anello magnetico a un design smartphone non è semplice; richiede modifiche interne significative e può influenzare componenti sensibili agli elettromagnetismi. Alcuni modelli recenti hanno già mostrato problemi nella coesistenza tra accessori magnetici e funzionalità esistenti come la S Pen nei dispositivi Samsung.
Esempio pratico: HMD Skyline
L’HMD Skyline rappresenta attualmente l’unico dispositivo Android dotato di supporto completo per Qi2 ed evidenzia come tali integrazioni possano influire sul design globale dello smartphone.
4. I produttori possono delegare il lavoro ad altri
I produttori telefonici sembrano riluttanti ad adottare il Qi2 nella sua forma attuale, ma grazie alla crescente disponibilità di custodie terze parti con magneti incorporati, possono comunque soddisfare le esigenze degli utenti appassionati senza compromettere i propri design interni.
Casi magnetici disponibili sul mercato
- Custodie compatibili con MagSafe per vari modelli Android.
- Anelli adesivi magnetici per migliorare la compatibilità con gli accessori Qi.
- Sistemi Made for Galaxy che ottimizzano l’allineamento dei caricabatterie wireless.
5. Il futuro: Qi2.2 potrebbe portare cambiamenti significativi
Con l’imminente aggiornamento a Qi2.2, ci sono segnali positivi da parte di Google e Samsung riguardo all’introduzione di velocità di ricarica più elevate fino a 50W tramite nuovi chip gestionali della potenza. Questa evoluzione potrebbe finalmente incoraggiare una maggiore adozione dello standard tra i produttori Android grazie anche alla promessa di integrazione software migliore per gli accessori.
Punti chiave dell’evoluzione prevista
- Aumento della velocità di ricarica fino a 50W con nuovi chip dedicati.
- Miglioramenti nell’integrazione degli accessori attraverso soluzioni software avanzate.
- Speranze crescenti per una maggiore accettazione nel mercato degli smartphone Android.
Mentre si attende l’evoluzione dello standard Qi, rimane evidente che la strada verso una diffusione capillare sarà lunga e complessa se non verranno affrontate le sfide attuali legate alla tecnologia e alle preferenze dei consumatori.
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