controversie attorno all’estensione honey
Il servizio Honey, di proprietà di PayPal, è al centro di una serie di polemiche riguardanti la sua efficacia nel fornire risparmi reali agli utenti durante gli acquisti online. Da dicembre, un video del YouTuber MegaLag ha etichettato l’estensione come una truffa che sottrae guadagni ai creatori di contenuti e che frequentemente non riesce a garantire sconti significativi. A gennaio, il legale Devin Stone ha annunciato un’azione legale contro Honey, sostenendo accuse simili.
accuse principali contro honey
Le problematiche sollevate riguardano due punti fondamentali:
- L’estensione non sarebbe in grado di trovare le migliori offerte per gli utenti, sostituendo spesso i codici coupon con i propri.
- Honey potrebbe sottrarre entrate da referral dai creatori, inserendo informazioni affiliate proprie anche quando non trova alcun coupon applicabile.
modifiche alle politiche di google
Recentemente, Google ha aggiornato le sue normative relative alle estensioni per Chrome per affrontare abusi nei programmi affiliate. Secondo la nuova politica, “I link affiliati, i codici o i cookie devono essere inclusi solo se l’estensione offre un beneficio diretto e trasparente per l’utente”. Questa modifica sembra mirata a prevenire comportamenti simili a quelli denunciati da Honey.
disponibilità dell’estensione honey
Nonostante le controversie, l’estensione Honey rimane disponibile sul Chrome Web Store. L’impatto delle nuove politiche su Honey resta incerto e si attendono sviluppi futuri. Gli utenti possono consultare la nuova politica sugli annunci affiliati sul sito ufficiale di Google.
- MegaLag (YouTuber)
- Devin Stone (Legale)
- Crea contenuti online (Creatori coinvolti)
- Google (Società tecnologica)
- PayPal (Proprietario di Honey)
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