Jon Prosser, noto per le sue anticipazioni sui prodotti Apple attraverso il canale YouTube FrontPageTech, è tornato a far parlare di sé. Questa volta, non per un’importante fuga di notizie riguardante Apple, ma per gravi accuse relative al mancato pagamento di artisti che hanno collaborato con lui. Diverse personalità del settore creativo hanno denunciato il famoso leakster per averli assunti nella realizzazione di rendering senza mai compensarli.
accuse di mancato pagamento
Nel corso degli anni, Prosser ha costruito la sua reputazione grazie alla capacità di rivelare e mostrare in anteprima i prodotti Apple prima delle loro presentazioni ufficiali. La qualità e l’accuratezza dei suoi rendering sono spesso molto vicine alla realtà. Questi rendering non sono stati creati da lui stesso; egli ha assunto artisti esterni per svolgere questo lavoro.
Il problema sorge dal fatto che questi artisti affermano di non aver mai ricevuto il compenso pattuito. Su X, il concept artist Shea ha accusato Prosser di ritardare o addirittura trattenere i pagamenti. Shea ha citato un video dell’artista Randy Vazquez, nel quale quest’ultimo raccontava come Prosser lo avesse assunto per un progetto del valore di 1.000 dollari ma avesse tardato mesi nel pagamento. Solo dopo la pubblicazione del video, Vazquez ricevette 400 dollari e successivamente il resto della somma.
Shea ha anche menzionato un caso simile riguardante l’attuale artista concettuale di Prosser, Asher. Secondo Shea, Asher ha atteso tre mesi prima di ricevere solo un terzo dell’importo concordato. Successivamente, Prosser gli avrebbe regalato un iPhone 16 Pro come presunto risarcimento. Inoltre, Shea sostiene che l’ultimo artista concettuale ingaggiato da Prosser non abbia ancora ricevuto alcun pagamento a meno che “l’esposizione” possa essere considerata una forma valida di compenso.
leak recente e avvertimenti agli artisti
L’ultima fuga di notizie da parte di Prosser riguarda l’iPhone 17 Air, realizzata in collaborazione con @zellzoi. Shea ha messo in guardia gli artisti intenzionati a lavorare con Prosser: sebbene le sue rivelazioni possano portare visibilità ai loro lavori davanti a centinaia di migliaia di spettatori, rimane incerta la reale convenienza del rischio associato al non ricevere pagamenti.
A oggi, Prosser non ha ancora risposto alle accuse mosse nei suoi confronti. Tali pratiche purtroppo non sono rare nell’industria dell’arte; molti creativi si trovano frequentemente a dover affrontare situazioni simili dove il proprio lavoro viene svalutato o dove vengono proposti scambi in cambio di “esposizione” anziché denaro reale. È fondamentale riconoscere che “l’esposizione” da sola non copre le spese; solo il denaro può farlo.
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