La vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali statunitensi ha generato importanti cambiamenti nelle politiche interne e nella struttura di diverse grandi aziende tecnologiche. Aziende che in passato avevano posizioni contrarie ora devono rivedere le proprie strategie per mantenere relazioni favorevoli con l’amministrazione attuale. Sebbene Samsung non sia stata menzionata tra queste, è probabile che anche essa apporti modifiche per migliorare i rapporti con Trump negli Stati Uniti.
Samsung cerca un nuovo responsabile degli affari pubblici negli USA
Attualmente, il ruolo di responsabile degli affari pubblici di Samsung negli Stati Uniti è ricoperto da Mark Lippert. Fonti giornalistiche coreane indicano che Lippert potrebbe dimettersi a breve. È importante notare che Lippert ha ricoperto la carica di ambasciatore statunitense in Corea del Sud durante l’amministrazione Obama ed è stato assunto da Samsung nel 2022 per le sue competenze e la sua vicinanza al Partito Democratico.
Secondo le indiscrezioni, Samsung sta già cercando un sostituto con legami al Partito Repubblicano e una connessione diretta con l’amministrazione Trump. Questa mossa potrebbe avvenire in un periodo cruciale, poiché decisioni future potrebbero avere ripercussioni significative sull’azienda.
Impatto delle tariffe sulle importazioni di chip
Trump ha manifestato l’intenzione di introdurre tariffe sulle importazioni di chip, misura che colpirebbe in particolare la divisione semiconduttori di Samsung. Tali tariffe renderebbero i prodotti dell’azienda più costosi, spingendo le imprese americane a cercare fornitori alternativi. Inoltre, Samsung sta investendo nella costruzione di nuovi impianti produttivi per chip in Texas e desidera evitare che eventuali tariffe compromettano questi piani.
Cambiamenti simili a quelli adottati da Meta
Anche altre aziende stanno considerando modifiche ai propri uffici degli affari pubblici in seguito all’arrivo di Trump. Meta, ad esempio, ha lavorato attivamente per avvicinarsi al presidente statunitense, sostituendo il capo del proprio team politico con un ex collaboratore repubblicano. Inoltre, Mark Zuckerberg ha apportato cambiamenti alle politiche di moderazione della piattaforma a favore della libertà d’espressione e ha avuto incontri diretti con Trump.
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