t-mobile e le accuse di pratiche commerciali ingannevoli
T-Mobile si presenta come ‘l’uncarrier’, ma secondo i dipendenti, il suo operato è simile a quello di una grande corporazione. L’azienda sta affrontando gravi accuse riguardanti la tolleranza verso pratiche di vendita ingannevoli e la creazione di un ambiente lavorativo oppressivo per il personale dei negozi.
pratiche ingannevoli nei negozi
Un dipendente, che ha chiesto di rimanere anonimo, ha rivelato che i punti vendita T-Mobile ingannano i clienti. In particolare, i clienti vengono indotti a credere di ricevere servizi e accessori gratuiti con l’acquisto del loro nuovo telefono, mentre in realtà i costi sono inclusi nel contratto.
- Servizi aggiuntivi non richiesti come assicurazioni terze e roaming internazionale.
- Accessori venduti a prezzi superiori rispetto al costo del telefono stesso.
- Pratiche comuni sia in negozi ufficiali che in rivenditori autorizzati.
le lamentele ignorate dalla direzione
I clienti vengono frequentemente fuorviati riguardo ai servizi extra inclusi nel piano. I dipendenti segnalano che le preoccupazioni sollevate con i superiori sono state ignorate o addirittura derise. T-Mobile sembra considerare queste pratiche come una fonte facile di guadagno.
condizioni lavorative precarie per gli impiegati
L’inchiesta denuncia anche il maltrattamento degli impiegati. Secondo la fonte anonima, gli addetti sono costretti a rimanere sul posto senza pause durante il turno di nove ore. Inoltre, vi è pressione per vendere internet domestico 5G anche in aree dove il servizio non è disponibile.
- Pausa assente durante turni prolungati.
- Pressione per comunicare informazioni errate ai clienti.
- Difficoltà nel sollevare preoccupazioni senza subire ripercussioni.
Tali accuse risultano particolarmente gravi considerando che T-Mobile è uno dei principali operatori wireless negli Stati Uniti. Nonostante le denunce, l’azienda non ha ancora fornito una risposta pubblica alle accuse mosse contro di essa.
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