Il settore dei semiconduttori di Samsung ha affrontato diverse difficoltà nell’ultimo anno, con particolare attenzione ai problemi legati al processo produttivo a 3nm che hanno ostacolato la produzione di massa del SoC Exynos 2500. Inoltre, sono emerse criticità anche nel segmento delle memorie, dove i chip di memoria dell’azienda si sono trovati in difficoltà rispetto alla concorrenza. Recentemente è stato confermato che la serie Galaxy S25 non utilizza i chip di RAM e di archiviazione prodotti da Samsung.
Micron fornisce RAM e chip di archiviazione per la serie Galaxy S25
Micron Technology, insieme a Samsung, ha ufficializzato che i dispositivi della serie Galaxy S25 utilizzano sia le memorie LPDDR5X sia i chip di archiviazione UFS 4.0 forniti dalla società americana. Micron rappresenta un concorrente diretto di Samsung nel mercato dei chip di memoria e archiviazione, pertanto è evidente come questa situazione possa costituire un significativo colpo finanziario per il gigante sudcoreano dover ricorrere a un fornitore esterno per componenti fondamentali. Inoltre, l’azienda ha dovuto sostenere costi aggiuntivi per includere il costoso chip Snapdragon 8 Elite in tutti i modelli della serie Galaxy S25.
Memoria e archiviazione ad alte prestazioni incontrano la potenza del #GalaxyAI ⚡ Un grande grazie a @MicronTech per aver reso la #GalaxyS25 Series ancora più potente! 🙌
— Samsung Mobile (@SamsungMobile) 21 febbraio 2025
Problemi energetici con i chip di memoria Samsung
Micron utilizza una tecnologia avanzata chiamata processo 1β (1-beta) per produrre i propri chip di memoria, garantendo una maggiore efficienza energetica particolarmente vantaggiosa nei dispositivi mobili. La possibilità che Samsung abbandonasse i propri chip nella serie Galaxy S25 era già emersa all’inizio di gennaio, quando erano circolate notizie riguardanti problemi di surriscaldamento associati ai chip interni dell’azienda. Non si registravano basse rese nelle fabbriche; Il consumo energetico superiore alle attese non rispettava gli standard qualitativi richiesti da Samsung per i suoi smartphone premium.
Possibilità future per l’integrazione dei chip Samsung
Un ulteriore report risalente a gennaio indicava che i chip Micron sarebbero stati presenti nella “volume iniziale” della serie Galaxy S25. Pertanto, le produzioni successive potrebbero prevedere l’utilizzo dei chip interni dell’azienda. È probabile che venga impiegata una versione migliorata dei componenti in cui il processo produttivo passerà da 13nm a 12nm. Resta da vedere se questi nuovi chip saranno all’altezza degli standard offerti da Micron.
L’importanza storica dei componenti interni
Tutti i precedenti modelli flagship della linea Galaxy hanno sempre fatto affidamento sui propri chip di memoria e archiviazione. Questa è la prima volta che l’azienda si rivolge a fornitori terzi per tali componenti, evidenziando come le problematiche riscontrate negli stabilimenti Samsung nel corso del 2024 siano state più gravi del previsto. La dipendenza da fornitori esterni per componenti chiave come RAM, archiviazione e processori potrebbe spiegare le limitate innovazioni hardware nella gamma Galaxy S25.
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