LlamaCon: la prima conferenza per sviluppatori dedicata a GenAI di Meta

Meta ha recentemente comunicato l’organizzazione di LlamaCon, la prima conferenza dedicata agli sviluppatori di intelligenza artificiale generativa. Questo evento prende il nome dalla famiglia di modelli AI Llama dell’azienda e si propone di condividere le ultime novità sullo sviluppo open-source dell’intelligenza artificiale, con l’obiettivo di aiutare i programmatori a creare applicazioni e prodotti innovativi.

annuncio della conferenza LlamaCon e dell’evento annuale Connect

La conferenza LlamaCon si svolgerà il 29 aprile 2025. Meta ha annunciato che nei prossimi giorni fornirà ulteriori dettagli sull’evento. In aggiunta, sono state rese note anche le date per l’annuale evento Connect, previsto per il 17 e 18 settembre dello stesso anno.

La decisione di organizzare LlamaCon appare coerente con la lunga tradizione di Meta nel sostenere l’open-source nell’ambito dell’intelligenza artificiale. L’azienda è preoccupata per la rapida ascesa del modello AI DeepSeek, che potrebbe superare la prossima versione dei modelli Llama. Recentemente, un report ha rivelato che Meta sta collaborando con un team dedicato per comprendere le ragioni del successo del modello DeepSeek.

• LlamaCon – 29 aprile 2025
• Meta Connect – 17 e 18 settembre 2025

nuovi modelli Llama AI in arrivo nei prossimi mesi

Il CEO di Meta, Mark Zuckerberg, ha dichiarato che diversi nuovi modelli Llama potrebbero essere presentati nei prossimi mesi. Questi potrebbero includere modelli capaci di ragionamento in grado di competere con o3-mini di OpenAI e altri modelli dotati di capacità multimodali native. È possibile che durante LlamaCon vengano svelati i nuovi modelli AI sviluppati dall’azienda.

Mentre Meta cerca di affermarsi nel settore dell’intelligenza artificiale, non mancano le controversie legali. Recentemente, è stata avviata una causa contro Meta accusandola di aver scaricato illegalmente 82TB di libri protetti da copyright per addestrare i suoi modelli Llama. Inoltre, vari paesi dell’UE hanno costretto Meta a ritardare il lancio del suo prossimo modello multimodale a causa delle preoccupazioni relative alla privacy dei dati.