Nell’attuale panorama tecnologico, emerge un’importante iniziativa da parte della Saudi Arabia, che ha manifestato un considerevole interesse verso le start-up statunitensi attive nel settore dell’intelligenza artificiale. Recentemente, è stata annunciata una sostanziosa investimento da 1,5 miliardi di dollari nella start-up americana Groq, specializzata nello sviluppo di chip per l’inferenza AI. Questo movimento segnala un possibile supporto per l’industria locale statunitense di intelligenza artificiale.
Investimento saudita di 1,5 miliardi di dollari in Groq
Durante il prestigioso evento tecnologico LEAP 2025, Groq ha ottenuto un significativo finanziamento da parte dell’Arabia Saudita, destinato principalmente all’espansione dei propri centri dati a Dammam. È importante notare che, sebbene i centri dati non siano localizzati negli Stati Uniti, l’investimento in una compagnia statunitense rappresenta un segnale positivo per l’industria locale. Questo dimostra l’affidamento crescente di diversi paesi su tecnologie americane per il proprio sviluppo nell’ambito dell’intelligenza artificiale.
Licenze e dati operativi
Nonostante Groq sia soggetta a controlli all’esportazione da parte degli Stati Uniti, la start-up ha comunicato di aver già ottenuto le licenze necessarie per inviare il proprio hardware AI a Dammam. I centri dati nella città saudita gestiscono un modello di intelligenza artificiale denominato Allam, realizzato dal governo locale e in grado di operare nelle lingue araba e inglese. Questa operazione è stata realizzata in collaborazione con Aramco Digital, filiale dell’azienda petrolifera Aramco.
Crescita del valore di Groq
La valutazione di Groq è cresciuta considerevolmente nel tempo, raggiungendo i 2,8 miliardi di dollari in seguito a un round di finanziamento nell’agosto scorso. Non solo Groq, ma anche altre compagnie americane hanno attratto ingenti investimenti esteri nel campo dell’AI, contribuendo a un totale di circa 14,9 miliardi di dollari durante l’ultima edizione di LEAP 2025.
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