Negli sviluppi recenti, è emersa la notizia sorprendente che Elon Musk ha manifestato interesse nell’acquisire OpenAI. Secondo un articolo del Wall Street Journal, Musk, insieme a un gruppo di investitori, ha presentato un’offerta non richiesta per acquistare l’entità no-profit che gestisce OpenAI, con una valutazione pari a 97,4 miliardi di dollari. La proposta è stata confermata dall’avvocato di Musk, Marc Toberoff.
Reazione di Sam Altman
Nonostante l’ammontare considerevole dell’offerta, Sam Altman, CEO di OpenAI, non sembra essere colpito. Ha risposto in modo sarcastico su X, affermando: “No grazie, ma acquisteremo Twitter per 9,74 miliardi di dollari se sei interessato”. Questo riferimento è collegato all’acquisto che Musk ha effettuato di Twitter (ora denominata X) nel 2022, per un valore di 44 miliardi di dollari.
La proposta di Altman, fissata a 9,74 miliardi, rappresenta circa il 10% di quanto Musk è disposto a offrire per OpenAI. Questa risposta suggerisce chiaramente una mancanza di interesse nel considerare l’offerta di Musk. Resta da osservare se quest’ultimo insisterà nel portare avanti la sua proposta, potenzialmente anche in modo ostile.
L’ironia dell’offerta di Musk
La crescente attenzione verso OpenAI non sorprende, dato che il modello di intelligenza artificiale ChatGPT ha rivoluzionato il settore e innescato una vera e propria concorrenza tra le aziende. Sebbene molti tentativi siano stati fatti per sviluppare modelli di AI simili, ChatGPT continua a dominare il mercato.
La proposta di Musk è particolarmente intrigante, considerando la sua storia con OpenAI. Fondata nel 2015 da Musk e Altman come organizzazione benefica, OpenAI aveva come obiettivo iniziale lo sviluppo di un’AI sicura e vantaggiosa. Musk ha lasciato l’azienda nel 2019 e successivamente ha espresso il suo disappunto per la trasformazione di OpenAI in un ente a scopo di lucro. Musk ha sostenuto che l’AI debba rimanere accessibile e allineata con i migliori interessi dell’umanità.
Altman, dal canto suo, ha recentemente dichiarato il suo impegno affinché i benefici dell’AI raggiungano un pubblico più ampio. Sebbene entrambi sembrino condividere obiettivi simili, la questione dell’addebito di un’ab bonamento mensile di 20 dollari, che può salire a 200 dollari, rimane una fonte di dibattito. Esiste una versione gratuita di ChatGPT, ma con funzionalità limitate, mentre gli abbonamenti Plus e Pro garantiscono limiti aumentati, accesso a modelli più avanzati e strumenti di generazione di immagini.
Lascia un commento