Il settore della tecnologia mobile è caratterizzato da una continua evoluzione dei protocolli e degli standard, che spesso generano confusione tra i consumatori. Un esempio emblematico è la gestione degli accessori magnetici tramite il protocollo Qi2, che avrebbe dovuto semplificare la varietà di collegamenti esistenti. Per la sua commercializzazione, l’industria ha introdotto etichette ambigue che potrebbero compromettere l’esperienza dell’utente.
L’arrivo atteso di Qi2 per Android
Una storia di reporting errato
Con l’avvicinarsi dell’uscita del Galaxy S25, si sono intensificate le voci riguardo l’implementazione del Qi2 su smartphone di fascia alta. I requisiti stabiliti dal WPC, che necessitano di magneti per ricevere la certificazione Qi2, complicano le dichiarazioni di marketing dei telefoni, in particolare nel caso del Galaxy S25, che richiede l’uso di una custodia magnetica.
Il deludente percorso attuato per Qi2
La confusione è emersa quando sono stati scoperti loghi distintivi dei dispositivi in grado di supportare Qi2, che non corrispondono alle dichiarazioni precedenti del WPC. Tali discrepanze hanno sollevato dubbi presso gli utenti riguardo alla vera portata delle capacità degli accessori magnetici.
L’arrivo di Qi2 Ready e altre estensioni
USB 3.2 Gen2 e Qi2
Il WPC, cercando di facilitare l’adozione di Qi2, ha introdotto l’etichetta Qi2 Ready, la quale segnala la compatibilità parziale di alcuni accessori. Questo approccio ha creato un’ulteriore confusione, lasciando gli utenti con la necessità di distinguere tra i vari livelli di compatibilità.
- Apple
- Samsung
- OnePlus
- HMD
- Peak Design
L’importanza dei magneti in Qi2
Qi2 Ready: una sfida da affrontare
Mentre i magneti sono fondamentali per il corretto funzionamento del sistema Qi2, l’introduzione dell’etichetta Qi2 Ready potrebbe non garantire una compatibilità totale se gli accessori non rispettano tutti i requisiti necessari. Resta da vedere se l’implementazione di un protocollo specifico per Qi2 possa portare a miglioramenti significativi per i consumatori nel tempo.
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